martedì 8 maggio 2012

La nuova stagione della politica umbra


Il Punto del direttore del 22 aprile 2012

Sei punti fissi come macigni in un documento scritto con chiarezza. Come se fossero dei paletti, ben piantati, da cui far dipendere qualsiasi mossa nel futuro, prossimo o venturo. Quasi un percorso tracciato per stabilire la rotta ma anche per evitare errori del recente passato, tipo alzate d’ingegno o battute sopra e sotto le righe.
Lo hanno costruito i segretari regionali e i presidenti dei gruppi consiliari della maggioranza di centrosinistra in Regione. Quindi il gotha della politica umbra. Bene, allora vediamo i contenuti.
 I primi due e il quarto sono più che altro una dichiarazione di fedeltà e di apprezzamento al governo e alla governatrice e quindi la richiesta di accelerazione delle riforme con particolare riferimento a quella sanitaria.  Il terzo segna il tentativo di ripristinare il rapporto tra maggioranza e opposizione, rapporto che si era incrinato un paio di mesi fa con l’abbandono da parte della minoranza in segno di protesta di tutti gli scranni presso gli organismi consiliari. Un auspicio questo che se portato a compimento sanerà una situazione anomala in cui l’assemblea legislativa non tiene conto della rappresentanza popolare. Certo, sarebbe da riflettere a destra come a sinistra e anche al centro sulle ragioni che hanno causato tale stato di cose e soprattutto sulle ragioni che ora costringono i protagonisti a fare marcia indietro. Non vogliamo credere a una sintesi della serie abbiamo scherzato un po’, ora rimettiamo a posto i giochini, ridateci-rieccovi i posti e facciamo finta di niente. Beh, non è un bello spettacolo tenendo conto che si tratta della massima istituzione, il “parlamentino” umbro, e mancarne di rispetto in questo modo è un comportamento non proprio lodevole.
Il quinto punto ribadisce l’alleanza di centrosinistra e allontana lo spauracchio del governo delle larghe intese. E anche quello del loden. Del resto secondo le previsioni metereologiche da fine mese la primavera dovrebbe fare il suo ingresso alla grande, quindi via negli armadi tutti i cappotti. 
E veniamo al sesto punto, quello più incadescente, quello che ha scatenato e continua a scatenare polemiche, quello che riguarda le vicende giudiziarie in corso. E’ stato stabilito finalmente un punto a capo. Che dice in sostanza questo: fermo restando le decisioni dei singoli, in caso di rinvio a giudizio per gravi ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione è opportuno farsi da parte. Tradotto dal politichese vuol dire che se e quando i vari indagati, a tutti i livelli, sono mandati davanti al giudice per il processo devono dimettersi dall’incarico istituzionale coperto. Una decisione questa che segna uno spartiacque nell’ambito del centrosinistra. E per questo è la benvenuta, almeno fa un po' di luce rispetto alla confusione imperante fino a ieri. Commentarla nel merito sarebbe troppo dispendioso in termini di spazio perché ci porterebbe a fare un discorso su garantismo e giustizialismo, quindi tanto vale fermarsi qui e dare un giudizio approssimativo legato solo all’aver sfornato il documento.  Comunque per vedere se questo accordo tra le parti sarà rispettato o meno non resta che attendere le novità che arriveranno dai palazzi di giustizia. Insomma pare che il centrosinistra abbia ritrovato il bandolo della matassa, dopo una verifica impegnativa e soprattutto non più rinviabile pena lo sfilacciamento ulteriore di qualche alleato. Quanto durerà la pace e' un'incognita anche perché il problema della tenuta non dipende soltanto dai partner ma anche dai malumori dentro il Pd, che e' il partito di maggioranza relativo, sempre più assillato dalle correnti che pero' non si chiamano così ma associazioni e provato dalle fibrillazioni dovute alla mancata amalgama tra l'anima diessina e l'area Margherita. In più ci aggiungiamo la campagna elettorale nei nove comuni umbri per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali il 6 e il 7 maggio prossimi. E all'orizzonte, neppure tanto lontano, anche le elezioni politiche con tutti i colpi di scena che sono annunciati dentro i partiti. Insomma la politica umbra si appresta a vivere una stagione movimentata. Speriamo che sia anche foriera di risultati positivi per il bene comune. 

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