Editoriale Radio Onda Libera del 27 aprile 2012
Le famiglie italiane risentono della recessione in atto e
la loro ricchezza è diminuita ma il loro indebitamento rimane contenuto. Lo
afferma la Banca d'Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria. Giovano i
bassi tassi di interesse sui mutui in essere e la tenuta dei prezzi delle case.
I rischi arrivano dalla debole dinamica dei redditi.
Intanto l'Istat fa sapere che quasi metà pensionati
percepisce una pensione sotto i mille euro. 2,4 milioni di persone non arrivano a 500. Sono ideati riferiti al 2010
diffusi dall'Inps.
Ecco tre scatti e abbiamo la fotografia della situazione
nel nostro Paese. Una situazione di estrema difficoltà, per famiglie e
pensionati, con un calo normale dei
consumi, e uno spaccato di gente disonesta che spende, spande e non paga le
tasse.
Intanto la spesa pubblica non accenna a diminuire, anzi.
Il governo pensa a comprare macchine nuove, mette tasse e parla di
crescita, le Regioni continuano a fare
spese folli. Illuminante l'articolo di stella e Rizzo sul corriere della sera
di ieri che hanno raccontato storie stupefacenti di sperpero di denaro
pubblico. Un esempio? 450mila euro per tutelare una pianta.
Dal 2000 al 2009 le uscite delle regioni italiane sono
lievitate da 119 a 209 miliardi di euro, rappresentando più di un quarto di
tutta la nostra spesa pubblica.
Non si può andare avanti così. Sarebbe il caso che tutti,
a cominciare dai politici, ci rendessimo conto che siamo sull'orlo di un
precipizio e rischiamo di fare una brutta fine.
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