Editoriale Radio Onda Libera del 2 maggio 2012
Ieri il primo maggio, la festa del lavoro all'insegna
della crisi e della disoccupazione, ma anche delle tensioni (a Torino e in Sicilia
sono stati contestati Fassino e Bersani) e della musica con il tradizionale
concerto a Roma.
Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha lanciato un
appello ai partiti affinchè si trovi subito un'intesa in Parlamento sulla
riforma del Lavoro. Il ministro del
Welfare Elsa Fornero ha detto che «non è un bel primo maggio, manca il lavoro».
Poi un appello ai partiti, con l'invito alle «forze
politiche che sorreggono il governo Monti a dare nuova prova del loro senso di
responsabilità», affinché arrivino velocemente «a intese conclusive su una
legge così importante e delicata» come quella della riforma del lavoro.
La Cgil chiede al governo di "cambiare la politica di
rigore e recessione per fare una politica di crescita" Dopo aver chiesto di
investire per creare più lavoro per i giovani, per l'istruzione e per le
infrastrutture, torna a parlare delle tasse: «la prima richiesta che
facciamo al governo è abbassare le tasse sul lavoro dipendente e fare una
politica di sviluppo e di investimenti.
E Angeletti della Uil, è pronto a togliersi il cappello se il
governo riuscirà a tagliare i costi della politica, a partire dall'eliminazione
delle Province. «La vera prova è vedere se sono capaci di tagliare i costi
della politica e di prendersela con i più forti».
Speriamo soltanto che queste richieste, questi appelli
non cadano nel vuoto e magari ripresi l'anno prossimo, per un altro primo
maggio.
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