Il 25 aprile è la festa della liberazione, un
anniversario che ci ricorda appunto la liberazione dell'italia dall'occupazione
nazi fascista.
In tutti i paesi, in
tutte le città della regione sono organizzate manifestazioni con
incontri, dibattiti, cortei e
deposizioni di corone davanti ai monumenti che ricordano i caduti.
Quelle persone sono morte per un ideale, per una passione
civile, per il sogno di un futuro migliore. In quella stagione si è avviata la
ricostruzione, dopo la guerra, e la lezione di chi si è rimboccato le maniche
per ripartire dalle macerie va preso come insegnamento visti i nostri tempi
difficili.
Prendere esempio da quello che successe in quegli anni
sarebbe un modello per reagire alla crisi attuale, se ce l'hanno fatta i nostri
nonni dovremmo farcela anche noi e noi non usciamo da una guerra, dai
bombardamenti.
Insomma il 25 aprile non è una festa qualsiasi, ha un significato
profondo e andrebbe spiegato e rispiegato soprattutto alle nuove generazioni.
Conoscere il proprio passato, la propria storia è fondamentale per ogni
cittadino. Perché senza memoria non si comprende il presente e non si può
progettare il futuro.
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