mercoledì 30 maggio 2012

La politica di tasse e tagli


Editoriale di Radio Onda Libera del 30 aprile 2012

Tasse e tagli, il governo sta pensando di procedere a una serie di tagli anche per evitare l'aumento dell'Iva previsto per l'autunno prossimo.
Il piano, che sarà esaminato oggi pomeriggio dal consiglio dei ministri, non è ancora ufficiale ma già sta scatenando una serie di polemiche e reazioni negative. Perché ogni settore interessato si sta ribellando ai tagli. E ciò è anche naturale e comprensibile.
Ma come si sa, lo stato per ridurre l'enorme debito pubblico ha due strade: o impone le tasse o procede con i tagli della spesa. La prima è la più facile e già è stato dato. La seconda è la più difficile, quella che crea più ostacoli e più proteste.
Ora il governo vuole procedere con la spending review, termine inglese che significa revisione della spesa, (non si capisce perché si usano parole straniere, forse sarebbe meglio parlare in modo semplice per farsi capire da tutti), comunque le intenzioni sono di tagliare ancora ai capitoli scuole, sanità, sicurezza, enti locali, e dall'Europa arriva anche l'invito a cancellare le province.
Intanto contro questa politica fatta soprattutto di tasse, ben 600 comuni si stanno organizzando per una vera e propria forma di ribellione fiscale contro l'Imu, l'ultima imposta sugli immobili, l'ex Ici.
Questa la situazione, in giornata si conosceranno meglio le volontà del governo, ma è il caso di fare una considerazione. Se veramente si vuole procedere ai tagli della spesa pubblica lo si faccia seriamente, a cominciare da quelli che riguardano la classe politica che continua a sguazzare negli sprechi e nei privilegi. Soltanto se questo governo toccherà il portafogli dei politici acquisterà credibilità, altrimenti la gente si scoraggerà ancora di più visto che i sacrifici non valgono per tutti.



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