mercoledì 27 aprile 2016

Immigrazione, morti e vertici inutili

Editoriale Radio Onda Libera del 26 aprile 2016

L'Europa è sempre più divisa, alza i muri contro gli immigrati e si fanno i vertici per dire che i muri non servono. Sembra paradossale se non ridicola la situazione che ci accingiamo a raccontare. Il G5, l'incontro sul tema tra Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia e gli Stati Uniti, si è risolto in un buco nell'acqua, le solite buone intenzioni e le solite belle chiacchiere. Nulla di più, nulla di meno. Sembra una barzelletta.
Intanto quei poveri disgraziati continuano a morire su carrette in mezzo al mare che si è trasformato in un grande, immenso cimitero. Allora Obama dice che i muri non servono e che l'Unione europea deve essere unita e forte. Detto fatto, l'Austria fa sapere che rafforzerà i controlli alla frontiera con l'Ungheria e che sarà ripristinato il confine al Brennero. Un annuncio che sembra quasi una risposta provocatoria a quel che Renzi aveva sottolineato qualche minuto prima e cioè che non c'è alcun elemento che giustifichi la chiusura del Brennero.
La realtà è che l'Europa rischia di finire a pezzi e a est si alzano i muri nonostante il G5 si sia riunito con l'obiettivo di abbattere quegli stessi muri.
Vanno bene gli inviti a restare uniti, ma purtroppo si tratta solo di parole perché per esempio l'Europa stessa non ha ancora risposto sul mancato rispetto dell'Austria al codice Schengen proprio sui confini.
E intanto si fanno vertici, si risponde con le foto di gruppo e gli appelli a non alzare steccati mentre per esempio anche la politica suona allarmi xenofobi, basta vedere gli esiti delle elezioni austriache. In conclusione, tante chiacchiere e buoni propositi ma una politica vera, una risposta concreta sull'immigrazione non si è vista.


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