domenica 3 aprile 2016

Ad Assisi passerella
di candidati e aspiranti

Il punto del direttore del 3 aprile 2016

Undici comuni umbri al voto tra due mesi, i più significativi perché più grandi e quindi con il sistema elettorale che prevede il turno di ballottaggio, sono Assisi e Città di Castello. Oggi ci concentriamo sulla città di San Francesco che non è una città qualsiasi, è un luogo simbolo dove governare è indubbiamente più delicato proprio per ciò che rappresenta, per la rinomanza che ha in tutto il mondo. E qui la politica sta dando il meglio, in senso negativo.
C’è una bella pattuglia di candidati a sindaco, alcuni schierati da tempo, altri in questi giorni, altri dilaniati dall’amletico dilemma se è meglio scendere in campo o se è meglio stare alla finestra. Partiamo dal centrodestra, che è lacerato, e questa non è una novità. Già cinque anni fa un pezzo andò con l’allora sindaco uscente Claudio Ricci e un altro con l’ex vice Giorgio Bartolini. Oggi la situazione, ma c’è ancora tempo per la presentazione delle candidature, è ancora più sfilacciata con l’ex assessore Mignani che da mesi ha fatto sapere di ambire alla fascia tricolore e ovviamente il sindaco facente funzioni Antonio Lunghi che intende correre nel segno della continuità. Quindi per ora in tre si contendono la sindacatura. Ma il numero potrebbe essere destinato a salire con la presidente del consiglio comunale Patrizia Buini in corsa per la lista del consigliere regionale Ricci che non ci sta a togliere le tende da Assisi. Dalle parti del centrosinistra il quadro è più ingarbugliato. Qualche tempo fa c’è stato un tentativo di riproprorre in chiave locale l’alleanza romana Pd-Nuovo centro destra ma pare ormai abortito. La sinistra ha scelto il candidato e si affida a un personaggio conosciuto e navigato, Luigino Ciotti. E il Pd in questo frangente che sta combinando? Con molta probabilità si affiderà a un candidato della società civile (l’ingegnere Stefania Proietti), almeno secondo quanto deciso dal direttivo comunale. Bene, anzi male a nostro avviso. Perché in cinque anni il partito che amministra la maggior parte di questa regione non è stato capace di costruire una candidatura decente. Eppure le elezioni non sono piovute dal cielo o arrivate all'improvviso da rimanere spiazzati. No, ogni tanto, ogni cinque anni se non succede nulla di anomalo, si vota e quindi chi ha a cuore le sorti della città ha avuto tutto il tempo per costruire candidature e programmi. Ma forse qui il problema è un altro, per esempio di capacità e volontà di impegnarsi per il bene comune. Quel bene comune che il vescovo Domenico Sorrentino ha invocato nel suo messaggio in vista delle amministrative di giugno, ricordando che la Chiesa non ha candidati, quindi sono tutti, ma proprio tutti, pregati di astenersi dal tirare per la tonaca sacerdoti e frati. Tornando alla strategia del Pd e in attesa dell’annuncio ufficiale della Proietti (previsto ad horas ma intanto passano i giorni), qualche altra considerazione è d’obbligo. Notoriamente la professionista è conosciuta per essere di area moderata, per condividere e seguire i temi della dottrina sociale della Chiesa, ciò vuol dire che per coerenza il programma elettorale sarà molto incentrato su questioni care al centro e poco su quelle più marcatamente di sinistra. Anche perché se il Pd abdica come pare a scegliere un candidato di bandiera, allora significa che anche sul programma metterà poca bocca, o forse per niente. A meno che la Proietti non avrà, cammin facendo, sulla strada di Damasco la folgorazione e si deciderà ad abbracciare l’ala progressista della coalizione. Un ulteriore aspetto di questa probabile candidatura civica riguarda le ripercussioni della crisi politica che sta investendo i palazzi della politica regionale da quasi due mesi esplosa a causa delle nomine dei vertici della sanità, e cioè la spaccatura, semplifichiamo, tra mariniani e bocciani. Tutto il Pd assisano porterà la Proietti o l’ingegnere sarà la vittima sacrificale di questa lotta intestina? Intanto per colorire la scena, già per la verità movimentata, sono in arrivo altri giganteschi manifesti lungo le strade del centro e delle frazioni di Assisi raffiguranti Giorgia Brunori. Chissà, forse la pattuglia dei candidati a sindaco si infoltirà con un nuovo nome. E allora le cose si complicheranno.
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