giovedì 21 aprile 2016

La giustizia ha molte facce

Editoriale Radio Onda Libera del 20 aprile 2016

Dopo il referendum sulle trivelle il clima politico è diventato ancora più acceso. E la battaglia si è spostata nelle aule parlamentari, precisamente al Senato dove sono state discusse e bocciate due mozioni di sfiducia, una del Movimento 5Stelle e l'altra del centrodestra, contro il governo Renzi. Ma a fare notizia, più che del risultato del voto scontato visti i numeri, è stato il discorso di Renzi che ha preso di petto le opposizioni sul tema della giustizia e del giustizialismo.
A proposito, le mozioni di sfiducia erano state presentate in relazione all’inchiesta di Potenza sul petrolio in Basilicata e quindi a tutto quello che è connesso, comprese le intercettazioni che hanno portato alle dimissioni il ministro dello Sviluppo economico.
Il premier ha picchiato duro con le parole contro coloro che non collaborano per il bene del Paese, che hanno cambiato idea rispetto alle riforme, sulle “veline” passate dai magistrati ai giornali, sui “giustizialisti che costruiscono delle condanne senza attendere le sentenze definitive”. E proprio su quest'ultimo tema il tono di Renzi si è alzato, ricordando che ci sono stati giudici eroi ma anche pagine di autentica barbarie legata al giustizialismo, a quel giustizialismo a senso unico.
Parole giuste, sante, ma noi che ricordiamo come, perché e per chi è finita la prima Repubblica, ci chiediamo dov'era la politica, e soprattutto la sua incapacità di fermare quello scempio. Ma anche Renzi ricorderà a chi faceva comodo, a quell'antenato del suo partito per esempio, a quelli che nelle aule tintinnavano le manette.
Insomma la storia si ripete, i corsi e ricorsi storici di vichiana memoria, verrebbe da dire. E un'altra immagine balza alla mente, quella di Craxi quando in un Montecitorio ammutolito invitò ad alzare la mano chi non faceva parte del sistema del finanziamento ai partiti. Anche in quell'occasione parole pesanti furono pronunciate, ma l'effetto fu quello che fu. Oggi i tempi sono cambiati, la politica non è quella di una volta, anzi qualcuno sostiene che è sparita dalla circolazione, Renzi non ha avversari e le condizioni del Paese sono peggiorate.

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