lunedì 1 giugno 2015

Vince la Marini, ma servirà uno scatto

Editoriale Radio Onda Libera dell'1 giugno 2015

Il centrosinistra ha vinto. La presidente Catiuscia Marini è stata confermata alla guida della Regione. Ha vinto con il 42,78%, appena tre punti in più rispetto allo sfidante del centrodestra Claudio Ricci che si è fermato a 39,27. Questo l'esito del voto regionale, che ha riservato molti colpi di scena, alcuni smentiti dai numeri, altri invece confermati.
Partiamo dai primi. Gli exit poll diffusi a urne chiuse davano Ricci in vantaggio sulla Marini, poi i due erano testa a testa, facendo definire l'Umbria una regione in bilico. Una notte da incubo, da brividi, dai sentimenti altalenanti e contrapposti. Facce incredule e disperate nei comitati del Partito democratico, entusiamo alle stelle per gli esponenti del centrodestra che assaporavano la gioia del miracolo, forti anche del successo dell'anno scorso quando il centrodestra surclassò il centrosinistra, strappandogli la guida di Palazzo dei Priori.
Ma man mano che arrivavano i dati definitivi, le parti e i sentimenti si invertivano. Tra i democratici tornava il sorriso, la delusione tra quelli del centrodestra. Intorno alle due la Marini ha allungato il passo e la vittoria si è avvicinata. Quindi spazio per gli abbracci, i brindisi e le prime dichiarazioni. La presidente ha detto che non ha mai temuto di perdere e che ben sapeva lo stretto distacco che la separava dall'avversario.
Alla fine, insomma, il centrosinistra ha vinto e il centrodestra ha perso. Ma la lettura del risultato non finisce qui. Perché ci sono almeno un paio di elementi da sottolineare. Il primo è l'exploit della Lega nord che si è piazzata al 14%, primo partito della coalizione surclassando Forza Italia e forse il secondo di tutti. Poi la conferma del Movimento 5Stelle con il 14%. Il secondo è la bassa affluenza degli elettori, che sempre più sfiduciati e lontani dalla politica hanno votato uno su due. In Umbria il 55, 4%, un paio di punti appena sopra la media nazionale, ma ben quindici in meno rispetto alle europee di un anno fa e dieci in meno rispetto alle regionali di cinque anni orsono. Uno sguardo al resto del voto in Italia: il confronto è finito 5-2 per il centrosinistra con Renzi che soffre, Salvini che esulta e Berlusconi che regge.
Comunque, in conclusione e tornando a casa nostra, l'Umbria ha premiato il centrosinistra ma con un avvertimento chiaro e netto, con un risultato sotto condizione, e cioè rapportato al tipo di governo. Quindi la presidente uscente ha una responsabilità gravosa, quella di assicurare una buona amministrazione nel prossimo quinquennio. Perché anche qui sono finite le rendite di posizione. È questo forse è un fatto positivo in queste elezioni regionali al cardiopalma.

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