martedì 9 giugno 2015

"Mafia capitale" atto secondo

Editoriale Radio Onda Libera del 4 giugno 2015

Oggi torniamo a parlare di cronaca con "Mafia capitale" atto secondo. Un nuovo blitz dei Ros è in corso dalle prime luci dell'alba di questa mattina con 44 arresti in corso di esecuzione in Sicilia, Lazio e Abruzzo. Ventuno gli indagati a piede libero e sullo sfondo sempre il business legato all'arrivo dei migranti e alla gestione dei campi di accoglienza.

Nell'ordinanza di custodia cautelare vengono ipotizzati a vario titolo i reati e di associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d'asta, falsa fatturazione. I provvedimenti riguardano gli sviluppi delle indagini condotte nei confronti del gruppo mafioso riconducibile all'ex terrorista dei Nar, ora in carcere, Carminati, quello che ha dato il via a "Mafia capitale" atto primo.
Dopo che lo scandalo ha coinvolto l'ex capo di gabinetto di Veltroni, Odevaine, adesso tra i politici coinvolti è finito stamattina anche Gramaccio, capogruppo del Pdl, poi Forza Italia, al consiglio regionale del Lazio. Si è ristabilita quindi una sorta di par condicio criminale, a dimostrare che speculare sulla pelle della povera gente appartiene a esponenti di destra come di sinistra. Ma da questo fatto di cronaca vogliamo sottolineare con forza quanto sia riprovevole e scandaloso fare affari sulle disgrazie altrui, allestire un business sulla gestione dell'accoglienza di questi sfortunati - uomini, donne e bambini - che arrivano in Italia su barconi fatiscenti per sfuggire a una vita di guerra, di fame e di disperazione.
Quelle che ci arrivano dalle acque del Mediterraneo sono immagini che destano indignazione soprattutto se pensiamo che quel mare sta diventando il cimitero più grande del mondo perché ha inghiottito e continua a inghiottire centinaia e centinaia di persone. E invece di fare qualcosa, di pretendere dall'Europa strumenti e risorse per un'accoglienza decente e dignitosa ecco che si scopre un'organizzazione criminale che sfrutta la situazione e si arricchisce alla grande sui profughi. Non ci sono parole per commentare tutto questo. Invece toccherebbe trovarle per disapprovare, contestare l'ennesimo scandalo e pretendere pene severe nei confronti di chi è  ritenuto poi colpevole. E nello stesso tempo toccherebbe fare di più, ma fare sul serio, per condannare quanto avviene, a cominciare dallo Stato per finire alla Chiesa.

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