giovedì 15 novembre 2012

Meglio prevenire che curare

Editoriale Radio Onda Libera 15 novembre 2012

Ieri e' stata una giornata di guerriglia. Tensione e scontri in occasione dello sciopero generale. Migliaia di persone in piazza in molte città italiane. Cariche della polizia. Numerosi fermati. E diversi feriti tra manifestanti e agenti.
È il bilancio del primo sciopero generale transnazionale, una giornata europea contro l'austerity e in Italia è subito tensione. A Roma scontri violenti tra forze dell'ordine e studenti, a Torino lo stesso spettacolo con tafferugli e diversi danni, botte e violenze anche nelle altre città dove si sono svolte le manifestazioni. Nel mirino dei protestanti i luoghi simbolo, dalle prefetture alle banche, dalle stazioni a Montecitorio nella capitale.
Al termine della giornata è arrivata la solidarietà del ministro dell'Interno Cancellieri alle forze dell'ordine che ha espresso "la più ferma condanna" per i gravi episodi di violenza verificatisi in varie città e espresso "apprezzamento per l'operato delle forze di polizia".
La mobilitazione non e' solo italiana, è in tutta Europa, in Spagna e in Grecia le iniziative più corpose e significative, e cosi l'onda lunga della protesta europea  contro l'austerity ha raggiunto anche l'Italia.
Quello che e' accaduto ieri, le immagini che raccontano gli scontri nelle nostre città, non va sottovalutato, non va assolutamente minimizzato. La protesta nelle piazze e' la certezza di una tensione che non rimane più circoscritta ma al contrario esce all'aperto, alla luce del sole. Insomma la gente, studenti e precari, manifesta e protesta perché esasperata da questa situazione, dalla mancanza o dalla perdita del lavoro, da una crisi che colpisce come al solito i più deboli, da una politica che non e' capace di dare risposte. Il passo dalla protesta alla violenza e' purtroppo breve, l'invito a non perdere la testa e' sempre valido. E gli eccessi vanno condannati, ma sarebbe meglio prevenire, impegnarsi per far si che non accadano.

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