martedì 27 novembre 2012

L'era di Berlusconi è finita

Editoriale Radio Onda Libera 27 novembre 2012

Parliamo di politica, con lo sguardo rivolto al turno di ballottaggio delle primarie del centrosinistra previsto per domenica prossima. Ma l'attenzione oggi e' rivolta al centrodestra, o meglio alla decisione di Berlusconi di riscendere in campo. L'ex premier si dimetterebbe dal Pdl e fonderebbe un nuovo partito, o meglio resusciterebbe Forza Italia.
Il nuovo soggetto politico ce l'ha in mente da tempo Berlusconi, da quando si sente tradito dai suoi, a cominciare da Alfano, il segretario che ora risponderebbe più ai colonnelli di ex Alleanza nazionale che a lui che ce lo ha messo in quel posto. Insomma il Cavaliere crede di poter rappresentare ancora una novità sulla scena politica: a nostro avviso si sbaglia perché la gente e' disgustata, si sente tradita da questo modo di fare politica, da chi sta in Parlamento solo per incassare il lauto stipendio. E lui questo modo di fare politica lo ha incarnato in pieno non concretizzando le promesse fatte in quasi 20 anni. I cittadini hanno creduto in lui, nella sua rivoluzione liberale annunciata nel 1994, ma poi rimasta una promessa.
Nonostante sia stato al governo per moltissimi anni, nonostante avesse avuto maggioranze solide, il governo Berlusconi ha contribuito a portare il Paese in questa condizione. Per cui, siamo sicuri, l'Italia non sente affatto la mancanza del Cavaliere. Ormai la sua stagione e' finita. Dovrebbe prenderne atto, invece di condurre operazione nostalgiche.
La gente vuole la novità e le primarie del centrosinistra di domenica lo dimostrano, Berlusconi e' il vecchio, il passato inglorioso di un ventennio finito sotto il nome di seconda Repubblica. La speranza è che arrivi presto la Terza repubblica e sia migliore della precedente.

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