venerdì 16 novembre 2012

Le elezioni del buon senso

Editoriale Radio Onda Libera 16 novembre 2012

E' braccio di ferro tra le forze politiche e le più alte istituzioni dello Stato. Il giorno dopo l'annuncio del governo sulla possibile separazione delle elezioni regionali da quelle politiche, il capo dello Stato ha ricevuto il presidente del Consiglio che precedentemente aveva avuto colloqui telefonici con Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini.
Il percorso ipotizzato al termine di una giornata fitta di contatti  punta dritto a evitare una fine traumatica della legislatura, con un'interruzione brusca delle riforme messe in cantiere fin qui dal governo tecnico presieduto da Monti.
Sul "timing" di fine legislatura, in linea di massima, il Quirinale e Palazzo Chigi vedrebbero come una via d'uscita dall'impasse l'"election day" (regionali nel Lazio, in Molise e in Lombardia più le politiche) nel mese di marzo.
Non sono escluse, dunque, elezioni anticipate (anche se di poco) ma la condizione irrinunciabile per il Colle è quella che prima vengano approvate la legge di stabilità (l'ex "finanziaria") e la legge elettorale.
Questa storia ha del ridicolo come parecchie vicende nel nostro Paese. Allora, premesso e lo abbiamo già detto che e' logico andare al voto in un'unica data quanto meno per motivi economici, buttare cento milioni per elezioni in due tempi e' da scellerati, non ha senso e soprattutto e' una perdita di tempo e di energie discernere e dividersi su febbraio no, marzo si, meglio aprile.
Sarebbe utile, e produttivo, in queste circostanze, ricorrere al buon senso. Una dote rara di questi tempi e in questi politici. Purtroppo.

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