mercoledì 1 febbraio 2012

Sempre più disoccupati in Italia

Editoriale Radio Onda Libera 1 febbraio 2012

Disoccupazione, una piaga, un'emergenza che crea preoccupazione, allarme.
E il dato diffuso ieri è terribile. Intanto un raffronto con la Germania, mentre nel nostro paese la disoccupazione continua a crescere, oltralpe, nella nazione della Merkel il dato è ai minimi storici.
Le cifre parlano di un tasso dell'8,9 per cento, in rialzo di 0,1 punti percentuali su novembre e di 0,8 punti su dicembre 2010. E' il più alto tasso registrato dal 2004 registrato nel nostro Paese. In particolare i più colpiti sono i giovani, quasi uno su tre non ha lavoro.
Un altro dato generale. A dicembre il numero di disoccupati in Italia ha registrato quota 2 milioni e 243 mila ed è aumentato dello 0,9 per cento rispetto a novembre (20mila unita).
Fin qui la scorpacciata di numeri. Ora qualche considerazione. Il problema del lavoro è una priorità del nostro paese, di tutte le famiglie, delle giovani generazioni. Il lavoro è anche e soprattutto un diritto, tutelato dalla costituzione, che dovrebbe essere riconosciuto a ogni cittadino, a ogni persona. Quindi lavorare per vivere non è un'aspirazione, un desiderio, ma un'aspettativa legittima, un diritto da riconoscere appunto.
Il mondo del lavoro è cambiato negli ultimi anni, è diventato più flessibile, meno garantito. Ma questo non deve scoraggiare sopratutto i giovani a cercare un'occupazione, a volte bisogna sapersi adattare, mettersi alla prova e in discussione, prima di riuscire a fare ciò che piace, ciò che appassiona. Certo, i problemi ci sono e pretendere un lavoro è sacrosanto ma a volte bisogna anche sradicare un atteggiamento mentale che è quello di attendere qualcosa che deve arrivare e intanto si sta con le mani in mano. Inventarsi un'occupazione potrebbe essere stimolante e crearsi il futuro una scommessa da vincere.

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