venerdì 17 febbraio 2012

La sferzata di Paglia

Editoriale Radio Onda Libera del 16 febbraio 2012

Rinnovamento dei gruppi dirigenti. E' questa la salvezza di Terni. Lo ha detto durante l'omelia di san Valentino il vescovo di terni monsignor Paglia. E non solo di Terni aggiungeremmo noi.
Di solito, ogni anno, le parole del capo della chiesa ternana e dei vescovi umbri incidono nella comunità regionale per l'incisività, per l'efficacia, perché colpiscono, perchè arrivano direttamente alla mente.
"Ci troviamo di fronte a un altro passaggio cruciale per il nostro futuro - ha esordito il vescovo - e dobbiamo affrontarlo senza lasciarci prendere dalla rassegnazione e dal ripiegamento su noi stessi. E' invece urgente avere più tensione spirituale, più intelligenza, più passione e più generosità. Ma questo richiede che vengano messe in discussione molte delle scelte di questi ultimi anni".
Paglia si è chiesto se è arrivato il momento di "elaborare nuove scelte politiche, mettere in atto più attente e generose prassi amministrative. L'inerzia si avvicina ad uno spirito mercenario. Così pure, ad esempio, se mettiamo in campo idee improvvisate o se riproponiamo progetti già falliti".
Tuttavia, secondo il vescovo, qualche opportunità nel territorio non manca e pensa per fare un esempio al polo chimico e alle sue potenzialità. Facendo poi ancora riferimento alla politica e alla classe dirigente, monsignor Paglia ha fatto cenno "alle lentezze con cui si reagisce da parte delle amministrazioni pubbliche agli stimoli e alle urgenze poste dal mondo dell'economia e della produzione".
"Penso - ha aggiunto - alla percezione di un sempre più diffuso atteggiamento remissivo, direi quasi di subalternità che pervade molti dei gruppi dirigenti della città. C'è bisogno di più generosità e di più cultura soprattutto da parte dei gruppi dirigenti".
Ma ha anche ammonito sostenendo che non ci si rinnova scegliendo una scontata cooptazione piuttosto che una salutare competizione. In questo modo la politica, secondo il vescovo "perde progressivamente terreno e si rinchiude nella difesa degli interessi degli addetti ai lavori. Subalternità e chiusura impediscono alla politica di svolgere il proprio servizio alla città, rendono il futuro di Terni sempre più dipendente da decisioni che la città subisce senza contribuire a costruire". Infine monsignor Paglia ha sollecitato l'impegno "per un'alleanza tra tutte le componenti vitali della città per riprogettare il suo futuro.
Un'omelia di alto spessore, una sferzata ai politici, questa di Paglia. L'augurio è che chi l'ha ascoltata o letta la faccia propria anche nelle azioni, nei comportamenti.

Nessun commento:

Posta un commento