venerdì 10 febbraio 2012

Soldi ai partiti, un'indecenza

Editoriale Radio Onda Libera del 10 febbraio 2012

Finanziamento pubblico ai partiti, un pozzo senza fondo di spreco di denaro pubblico. Con il caso Lusi, l'ex tesoriere della Margherita, che ha ammesso di essersi intascato 13 milioni dalla cassa che doveva custodire, la questione del mantenimento economico dei partiti è tornata d'attualità.  Ed è una questione che riguarda tutti, nessuno escluso, perfino quei partiti che non sono riusciti ad eleggere un rappresentante, partiti che contano lo 0,0,0.1.
Lo scandalo non sta nel fatto che i partiti ricevano soldi pubblici per vivere, anche se tutto a nostro avviso andrebbe fatto nella più completa trasparenza e con regole rigide di controllo perché si tratta appunto di soldi pubblici, quindi dei cittadini. No, lo scandalo più indecente sta nel fatto che partiti morti e defunti continuino a ricevere soldi dallo stato. E' come se un pensionato morto da anni continuasse a percepire la pensione.
Un fatto vergognoso che riguarda tutti e tutti stanno zitti. Da anni, da decenni. Da quando Craxi denunciò in parlamento il sistema illegale del finanziamento e nessuno si alzò, nessuno ebbe il coraggio di aprire bocca.
Tutti conniventi e complici ad intascare il malloppo. E oggi suscitano indignazione, rabbia sentire questi politicanti che dichiarano che bisogna fare una legge che regoli la faccenda. Ma la vogliono smettere di prenderci in giro? E soprattutto si vergognino di quello che dicono e di quello che non fanno.
I rimborsi elettorali sono una truffa, pensate che si continua a finanziare formazioni politiche per 5 anni anche se la legislatura è durata 2. E dentro ci sono tutti, partiti estinti e viventi, da Forza Italia a Sinistra arcobaleno, da Alleanza nazionale a Margherita e Ds, a fantomatici partiti di centinaia di iscritti. Una vergogna, uno spreco infinito di milioni e milioni di euro. E non ci meravigliamo se la fiducia dei cittadini è crollata all'8 per cento.

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