mercoledì 29 febbraio 2012

Lo spreco di denaro pubblico

Editoriale Radio Onda Libera del 28 febbraio 2012

Lo spreco di denaro pubblico è l'altra faccia dell'evasione, è la cartina di tornale del cattivo governo. E ogni anno, all'inaugurazione dell'anno giudiziario
 della corte dei conti, la solita conferma. Che in Italia si buttano via soldi in appalti, consulenze, malasanità.  La fotografia che fa la magistratura contabile a livello nazionale è impressionante. Viene dipinto un paese di sprechi e di furbetti, di milioni e milioni bruciati per una gestione "improvvisata" del denaro pubblico, una cattiva amministrazione delle risorse, dei soldi dei contribuenti.
Dalla malasanità nel sud ai finanziamenti a pioggia nel nord, dai falsi invalidi di Napoli ai professori assenteisti di Genova. Lungo tutta la penisola il danno erariale è stato stimato in 60 miliardi di euro. Una cifra pazzesca.
Dietro ogni emergenza nazionale uno sperpero di danaro, basta pensare ai ritardi per i moduli abitativi in Abruzzo. Poi ci sono le vecchie e le nuove vie dello spreco: in Sicilia consulenze da record - e lo staff di un presidente di Provincia può costare un milione di euro - fino alla inefficiente gestione delle lampade votive in un comune del napoletano.
Ma ci sono anche i casi nazionali, come la Sogei che non vigila su slot machines e videopoker procurando un danno erariale da 800 milioni e la Farnesina che ne paga 20 milioni per un ospedale in Albania che non verrà mai costruito.
L'elenco sarebbe lunghissimo, inutile dilungarsi ma vi assicuro che a spulciare tutti i casi si scoprirebbe una vera fiera dell'assurdo, dell'illegittimità.
E domani scopriremo i danni erariali di casa nostra dal momento che in mattinata si inaugura l'anno giudiziario della corte dei conti dell'Umbria.

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