sabato 1 aprile 2017

Pensioni di serie A e di serie B

Editoriale Radio Onda Libera del 31 marzo 2017

L'Inps sta erogando oltre 18 milioni di pensioni, nel 63,1% dei casi - vale a dire sei su dieci - sotto la soglia di 750 euro: un dato che parla da solo. E' quanto emerge dall'ultimo osservatorio sulle pensioni, ovviamente gestite dall'Inps, e si riferisce ai dati al gennaio 2017.
Sono escluse dal computo le pensioni dei dipendenti pubblici e va anche precisato che gli assegni così bassi non sono automaticamente indici di povertà perché molti pensionati possono essere titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi. Nel 26% dei casi, l'assegno resta sotto 500 euro al mese. Resta poi la sproporzione tra uomini e donne: tra queste la percentuale di assegni sotto 750 euro sale al 76,5%. Dall'altra parte della scala, ci sono più di 207mila pensioni sopra i 3.500 euro mensili, l'1,2% del totale.
Ecco, questi i numeri più interessanti. Ma c'è n'è ancora un altro rilevante. Negli ultimi cinque anni il numero delle pensioni è diminuito nel complesso del 2,7%: a partire dal 2013 si assiste "ad una inversione di tendenza". Mentre da gennaio 2004 a gennaio 2012 il numero delle pensioni è aumentato mediamente dello 0,7% annuo per un complessivo 6,1%, negli ultimi cinque anni è iniziato a decrescere mediamente dello 0,6% annuo, con un calo complessivo del 2,7%.
Fin qui i numeri, ma quello che interessa di più sono le dichiarazioni, almeno un paio, del presidente dell'Inps e cioè che l'erogazione di vitalizi a consiglieri regionali e parlamentari ha creato e tuttora crea una forte disparità di trattamento con il resto degli italiani. Una conferma che in Italia esistono cittadini di serie A e di serie B.
La seconda riguarda la necessità di un "reddito minimo garantito", che vada "ai più poveri", ai più bisognosi, piuttosto che un "reddito di cittadinanza", che viene dato "in modo indiscriminato a tutti i cittadini ed è troppo costoso".
Su questo vale la pena approfondire perché il reddito di cittadinanza avrebbe senso se fosse visto come un sostegno per chi momentaneamente si trova sprovvisto di reddito.
Infine Boeri ha fatto anche un passaggio sugli immigrati, il più delle volte visti come un capro espiatorio. Come non dargli ragione anche su questo?


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