martedì 11 aprile 2017

Fondi europei e sprechi italiani

Editoriale Radio Onda Libera del 10 aprile 2017

"Fondi europei e sprechi italiani" potrebbe essere il titolo della puntata di oggi. Grazie al lavoro che stanno portando avanti gli studenti di 200 istituti superiori di tutta Italia, lavoro che consiste nel verificare quanto il malaffare e la burocrazia siano estesi e profondi nel nostro Paese. Il progetto si chiama Open Coesione.
In pratica, con un metodo poliziesco, di accertamento documentale, e con lo spirito di investigare sulla Pubblica amministrazione, gli studenti stanno realizzando uno scottante dossier, corposo, su sprechi, opere finanziate e incompiute, e anche mai realizzate.
La mappa - ci fa sapere la stampa - non è localizzata ma è estesa dal Nord al Sud, dalla Lombardia alla Sicilia, dal Trentino alla Sardegna. L’obiettivo dei giovani investigatori è sul fiume di denaro che parte da Bruxelles e arriva fino alle nostre periferie: milioni di euro utilizzati male e talvolta rimandati indietro. 
E i casi sono tanti, la fibra ottica ad Olbia, finanziata con due milioni e mezzo di euro, che si fermava anti alla porta di ingresso di una scuola. Oppure a Napoli i cantieri fermi sulla linea per l’aeroporto e i lavori eseguiti solo appena il 7,5 per cento. O a Torino dove per l'asilo nido e per la materna i lavori procedono a rilento a 6 anni dal via con costi maggiori. Ad Alba per l'energia verde sono stati usati soltanto 5 milioni su 8. L'elenco potrebbe continuare ma ha poco senso, ha più senso riflettere sugli scandali scoperti dagli studenti, sul fatto che hanno scoperto e scoprono come funziona la pubblica amministrazione, come funziona la politica, sulle difficoltà che hanno toccato e toccano per reperire materiale, come i tempi della burocrazia, e soprattutto sulla sensibilità che inchieste come queste possono produrre nelle nuove generazioni. Perché sono loro la classe dirigente di domani e sono loro a doversi costruire un futuro diverso, migliore.

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