domenica 23 aprile 2017

Ancora morte a Parigi

Editoriale Radio Onda Libera del 21 aprile 2017

Oggi parliamo di terrorismo, perché è tornata la paura, è tornato l'allarme. Ieri sera nella capitale francese, nel cuore di Parigi, lungo gli Champs Elysees, si è verificato un vero e proprio attacco. il bilancio è di un poliziotto morto e altri due feriti gravemente a colpi di kalashinov; a rimanere ucciso anche il killer, un belga, giallo all'inizio su un secondo terrorista dato in fuga per la città.Fin da subito si è pensato alla pista terroristica, la conferma è arrivata nella notte con la rivendicazione dell'Isis che poi ha sciolto anche il mistero sul secondo terrorista, che non esisteva. Ad agire è stato solo uno.
La sparatoria è avvenuta mentre andava in onda l'ultimo confronto fra i candidati alle presidenziali in vista del voto di domenica. Marine Le Pen del Front National e il gollista Francois Fillon hanno cancellato gli impegni elettorali.
Ecco questo i fatti; ovviamente ci sono anche le polemiche sul sistema di sicurezza per esempio sulla famosa app che sui telefonini dei francesi avrebbe dovuto segnalare l'attacco in corso e che invece è rimasta silenziosa.
L'attacco a colpi di kalashnikov è avvenuto nei pressi di un grande magazzino, lungo una strada simbolo di Parigi e affollatissima. Questo ricorda l'altro sanguinoso attacco sempre a Parigi, al Bataclan, oppure i fatti di sangue all'aeroporto di Bruxelles, o recentemente Londra e Stoccolma. Insomma torniamo a dire cose che abbiamo già detto altre volte,e cioè che il terrorismo islamico colpisce dappertutto e in tutti i momenti, colpisce la quotidianità delle persone. E poi che la politica europea non è capace di organizzarsi per difendere i propri cittadini, un altro fallimento dell'Unione. È vero che chi firma questi attacchi è gente esaltata e imprevedibile, ma vivaddio qualcosa andrebbe fatto oltre che dirci che ormai siamo condannati a convivere con il terrorismo. In ultimo, quello che è accaduto ieri sera potrebbe essere collegato alle elezioni, alle posizioni europeiste e anti dei candidati in campo? Su questa domanda si dilungheranno in queste ore gli analisti.

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