martedì 17 febbraio 2015

Spettacolo indegno in Parlamento

Editoriale Radio Onda Libera del 13 febbraio 2015

A Montecitorio s'è visto nuovamente di tutto: prima le tensioni a destra tra il Nuovo centro destra e Forza Italia, infine la barbara scazzottata a sinistra tra i piddini e i parlamentari di Sel. Ecco, questo quanto successo durante la seduta non stop per discutere e tentare di approvare il disegno di legge sulle riforme.
Tutto è cominciato con la proposta dei grillini di un referendum senza quorum sull'argomento, un modo per superare l'ostruzionismo caratterizzato da qualche migliaio di emendamenti. No netto del Pd. Si andava verso il rinvio del voto a marzo, ma la discussione è degenerata e allora via con il casino: occupazione dei banchi, urla, blocco dei lavori, insulti, parolacce, espulsioni. Sembrava una classe di studenti indisciplinati durante l'ora del supplente di turno. Invece no, era il Parlamento italiano.
Oggi si decide il da farsi: come continuare il percorso, se si fa o meno un accordo tra le forze politiche, oppure l'aula resterà ancora e anche nelle prossime sedute un campo minato per le riforme.
Di certo la figura che l'assemblea legislativa sta facendo è misera, approfittando forse della distrazione dei cittadini per il Festival di Sanremo. Ma la politica ormai ci ha abituato a questi spettacoli indegni, che sono uno spregio per le istituzioni e un'offesa, un tradimento per la gente che si aspetta solo di essere governata. Questa è la politica di piccolo cabotaggio, è la politica in cui prevalgono gli interessi di parte e non gli interessi generali con maggioranze variabili e spaccature profonde. Intanto i cittadini stanno sempre peggio, sempre più diffidenti su chi promette una ripresa a breve e sempre più lontani da questi signori che tutto fanno tranne che pensare ai problemi e alle difficoltà in cui vivono le famiglie, le imprese, i lavoratori e i giovani. Speriamo che prima o poi qualcosa cambi.


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