La crisi economica e la corruzione procedono a braccetto,
di pari passo, in un circolo vizioso, nel quale l’una è causa ed effetto
dell’altra. A dirlo è il presidente della Corte dei conti Raffaele
Squitieri, che all’inaugurazione dell’anno giudiziario ha ricordato che
l’illegalità ha “effetti devastanti sull’attività di impresa e quindi sulla
crescita”.
Passando alle cifre, il primato negativo per le spese irregolari spetta alle Regioni. Circa due terzi di quelle finite sotto la lente della Corte di conti fanno infatti riferimento agli enti territoriali, e in particolare alle Regioni del Sud che da sole arrivano al 60,4% delle irregolarità rilevate. Il dato del meridione è condizionato da due fattori negativi e cioè la presenza di criminalità organizzata e un ritardo nella crescita economica.
Passando alle cifre, il primato negativo per le spese irregolari spetta alle Regioni. Circa due terzi di quelle finite sotto la lente della Corte di conti fanno infatti riferimento agli enti territoriali, e in particolare alle Regioni del Sud che da sole arrivano al 60,4% delle irregolarità rilevate. Il dato del meridione è condizionato da due fattori negativi e cioè la presenza di criminalità organizzata e un ritardo nella crescita economica.
Ma a finire sotto accusa anche le irregolarità dei fondi
strutturali, e qui la Toscana la troviamo al terzo posto, come troviamo la mala
gestione delle due municipalizzate di Roma, Atac e Ama, che secondo la
magistratura contabile avrebbero causato un danno enorme all'erario.
Ma veniamo al connubio fra crisi e corruzione: secondo il
presidente la ricerca di strategie di uscita dalle difficoltà economiche e la
competizione esasperata per l’accesso a risorse limitate favoriscono la pratica
di vie illecite ed attività illegali.
Ma il punto sottolineato è anche un altro e cioè che
esiste una certa rassegnata assuefazione della collettività al malaffare, visto
come un male senza rimedi. E contro questo atteggiamento bisogna combattere, bisogna
mettere in campo azioni efficaci per estirpare la corruzione che, ricordiamolo,
produce effetti pesanti e negativi nelle tasche e nell'etica degli italiani.
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