giovedì 12 febbraio 2015

Sedici anni a Schettino sono pochi

Editoriale Radio Onda Libera del 12 febbraio 2015

Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di carcere per il naufragio della Costa Concordia nel corso del quale, la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012, morirono 32 persone. La notizia è sui titoli dei giornali e dei mezzi di informazione di tutto il mondo. La pubblica accusa aveva definito l'ex comandante della nave da crociera un “incauto idiota" e aveva chiesto la custodia cautelare per naufragio colposo, omicidio colposo di 32 persone, lesioni colpose plurime per altre 110.
La procura di Grosseto aveva detto che solo Dio poteva avere pietà di Schettino e quindi aveva chiesto una pena di 26 anni, i giudici invece hanno quasi dimezzato la richiesta. Inflitta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e cinque anni dal comando di una nave.
I giudici del tribunale di Grosseto non hanno riconosciuto alcune aggravanti contestate come quella della colpa cosciente. I magistrati hanno quindi stabilito la responsabilità dell’imputato in solido con Costa per quanto riguarda i risarcimenti e hanno disposto una provvisionale di 30mila euro per almeno 110 parti civili costituite. Tra questi anche la moldava Domnica Cemortan. Disposto un risarcimento per danno di immagine alla Regione Toscana, il Comune dell’Isola del Giglio e un risarcimento anche per i ministeri della Difesa e dell’Ambiente. Per Regione e Comune è stata decisa una provvisionale di 300mila euro. I magistrati hanno così calcolato i sedici anni di pena: 5 anni per naufragio colposo, 10 anni per omicidio colposo, un anno per abbandono di incapaci e un mese per le mancate comunicazioni. Per tutti i reati è stato riconosciuto il vincolo della continuazione.
I commenti: la procura è soddisfatta perché l'impianto accusatorio è stato condiviso; la difesa parla di sentenza dura ma il quasi dimezzamento della pena ridà un po' di onore a Schettino. Verdetto equilibrato secondo l'avvocato della Costa in linea con i risarcimenti offerti prima del processo.
Ora diciamo la nostra. Le sentenze si rispettano ma si possono commentare anche da chi non è parte in causa, ma semplice osservatore. Allora, diciamo subito che 16 anni per 32 morti sono un po' pochi. Parlare di soddisfazione o insoddisfazione non ha senso quando ci sono appunto 32 vittime. E basta ascoltare le reazioni dei parenti di questi morti, che se la prendono con Schettino, ma anche con chi era in plancia con lui e chi dell'azienda non ha fatto nulla quella notte.
Insomma sarà stato anche un incidente, quindi senza volontà, ma la colpa c'è tutta. Purtroppo la proporzione con i lutti arrecati no. E poi fa sorridere la pena accessoria di interdizione di 5 anni dal comando di una nave. Scusate ma quale società di navigazione affiderà a Schettino un timone? Siamo seri, la giustizia sia seria. Così facendo si continua a perdere in fiducia e credibilità.

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