Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di carcere
per il naufragio della Costa Concordia nel corso del quale,
la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012, morirono 32 persone. La notizia è sui titoli dei
giornali e dei mezzi di informazione di tutto il mondo. La pubblica accusa aveva definito l'ex comandante della
nave da crociera un “incauto idiota" e aveva chiesto la custodia cautelare per naufragio
colposo, omicidio colposo di 32 persone, lesioni colpose plurime per altre 110.
La procura di Grosseto aveva detto che solo Dio poteva avere pietà di Schettino e quindi aveva chiesto una pena di 26 anni, i giudici invece hanno quasi dimezzato la richiesta. Inflitta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e cinque anni dal comando di una nave.
La procura di Grosseto aveva detto che solo Dio poteva avere pietà di Schettino e quindi aveva chiesto una pena di 26 anni, i giudici invece hanno quasi dimezzato la richiesta. Inflitta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e cinque anni dal comando di una nave.
I giudici del tribunale di Grosseto non hanno
riconosciuto alcune aggravanti contestate come quella della colpa cosciente. I
magistrati hanno quindi stabilito la responsabilità dell’imputato in solido con
Costa per quanto riguarda i risarcimenti e hanno disposto una provvisionale di
30mila euro per almeno 110 parti civili costituite. Tra questi anche la moldava
Domnica Cemortan. Disposto un risarcimento per danno di immagine alla Regione
Toscana, il Comune dell’Isola del Giglio e un risarcimento anche per i
ministeri della Difesa e dell’Ambiente. Per Regione e Comune è stata decisa una
provvisionale di 300mila euro. I magistrati hanno così calcolato i sedici anni di pena:
5 anni per naufragio colposo, 10 anni per omicidio colposo, un anno per
abbandono di incapaci e un mese per le mancate comunicazioni. Per tutti i reati
è stato riconosciuto il vincolo della continuazione.
I commenti: la procura è soddisfatta perché l'impianto
accusatorio è stato condiviso; la difesa parla di sentenza dura ma il quasi
dimezzamento della pena ridà un po' di onore a Schettino. Verdetto equilibrato
secondo l'avvocato della Costa in linea con i risarcimenti offerti prima del
processo.
Ora diciamo la nostra. Le sentenze si rispettano ma si
possono commentare anche da chi non è parte in causa, ma semplice osservatore.
Allora, diciamo subito che 16 anni per 32 morti sono un po' pochi. Parlare di
soddisfazione o insoddisfazione non ha senso quando ci sono appunto 32 vittime.
E basta ascoltare le reazioni dei parenti di questi morti, che se la prendono
con Schettino, ma anche con chi era in plancia con lui e chi dell'azienda non ha
fatto nulla quella notte.
Insomma sarà stato anche un incidente, quindi senza
volontà, ma la colpa c'è tutta. Purtroppo la proporzione con i lutti arrecati
no. E poi fa sorridere la pena accessoria di interdizione di 5 anni dal comando
di una nave. Scusate ma quale società di navigazione affiderà a Schettino un
timone? Siamo seri, la giustizia sia seria. Così facendo si continua a perdere
in fiducia e credibilità.
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