venerdì 20 febbraio 2015

"Roma città aperta" agli hoolingans

Editoriale Radio Onda Libera del 20 febbraio 2015

Una guerriglia a Roma. Scene di incredibile violenza nella città eterna. Capolavori del passato, come la fontana della Barcaccia del Bernini in piazza di Spagna, devastati dalla furia di questi pseudo tifosi, di questi barbari del pallone, gli hooligans olandesi scesi in Italia per seguire la partita di Europa League del Feyenoord contro la Roma. Trenta ore di ferro e fuoco, con immagini che gridano all'indignazione anche senza commenti.
Gli ultras arrivati da Rotterdam in preda a un alto e inammissibile livello alcolico hanno aggredito il centro storico di Roma, che ha assistito incredula e impotente, registrando evidenti e gravi falle nella sicurezza e nel servizio d'ordine. Ciò che resta sono i danni alla fontana della Barcaccia in piazza di Spagna (ancora non quantificabili), 15 autobus inutilizzabili grazie a lanci di bottiglie, fumogeni e bombe carta, cariche della polizia, feriti e una trentina di fermi. I tifosi olandesi hanno devastato ogni cosa capitasse loro a tiro tra la paura dei passanti e dei turisti presenti.
Una volta riportata la calma, la partita per la cronaca è finita 1-1, è partito il valzer delle accuse nel cercare di individuare responsabilità e colpevoli. A cominciare dal sindaco Marino, che ha attaccato il servizio d'ordine, e il Movimento 5Stelle che ha chiesto la testa di Alfano. Tutti contro tutti, Renzi ha detto che attende le scuse degli olandesi e assicura che i colpevoli saranno puniti con durezza.
Allora, diciamo la nostra. Quanto accaduto a Roma è vergognoso, è incredibile. Una città è diventata ostaggio di teppisti ubriachi. Chi ha permesso questo scempio deve pagare i termini di responsabilità. Questo accade in un Paese normale. Il timore nostro è che come al solito nessuno pagherà per questa grave ferita. Fanno sorridere le parole di Renzi che vuole le scuse del Feyenoord. Chissà che ci fa con le scuse. Non ci ripara mica la Barcaccia! Farebbe meglio a chiedere un risarcimento. Poi sempre il premier assicura che i colpevoli saranno puniti con severità. E mica il giudice è lui; poi conoscendo come funziona la giustizia da noi, questi vandali se la stanno godendo dopo aver smaltito gli effetti della sbornia.
I nostri politici farebbero bene a studiare e adottare misure serie, parliamo di leggi e di strumenti, per applicarle, finalizzate a impedire lo scempio visto in queste ore. Anziché chiacchierare in libertà tanto per dare fiato alla bocca.


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