venerdì 21 marzo 2014

Politici alla prova delle Province

Editoriale Radio Onda Libera del 21 marzo 2014

Abolizione Province, è corsa contro il tempo. Dopo tre anni di chiacchiere stiamo ancora a parlare di questo. E la cosa bella è che se entro fine mese, la prossima settimana cioè, non si approva un provvedimento al Senato il rischio è di andare a votare a maggio anche per il rinnovo dei consigli provinciali. Quindi se i nostri politici se la prenderanno comoda, scatteranno i comizi elettorali anche per le province italiane, 52, in scadenza e per le altre 21 commissariate negli ultimi tre anni, e il 25 maggio si voterà per le europee, le comunali e anche per le province. 
L’unica certezza è che il disegno di legge Delrio approderà in Aula al Senato martedì prossimo. Ci sarà una discussione di 11 ore e le dichiarazioni di voto sono fissate per il giorno successivo alle 16,30 e il voto finale verso le 18. Ma sono stati presentati qualcosa come quattromila emendamenti, un numero impressionante che mette a rischio l'approvazione del provvedimento.
L’eliminazione definitiva delle Province è in previsione da quasi 3 anni. Nel dicembre 2011 il governo Monti la impose con il decreto Salva Italia. Poi nel luglio 2013 il primo stop dalla Corte Costituzionale: la forma “decreto” si usa per fronteggiare le urgenze e non per riforme organiche di sistema.
Da qui inizia il lavorio incessante di Delrio, ora braccio destro di Renzi.  Il disegno di legge arriva in commissione alla Camera nel dicembre 2013. Forza Italia, M5s e Lega Nord erigono barricate, ma il voto in aula dopo tre settimane di battaglia cancella ogni dubbio e nel gennaio 2014 il disegno di legge che mira a svuotare per via legislativa l’ente Provincia arriva al Senato. Poi c'è il cambio del governo e riprende l'iter al Senato.
E ora arriviamo alla resa dei conti. Con la corsa contro il tempo per arrivare a fare qualcosa di cui si parla spesso, soprattutto quando si fanno le promesse in campagna elettorale. Insomma dopo tre anni la politica dovrebbe mantenere fede all'impegno. Che è quello di eliminare le poltrone di consiglieri e presidenti delle province italiane. Sarà all'altezza, sarà coerente la nostra classe politica o ancora una volta riuscirà a distinguersi per inaffidabilità e scarsa credibilità? Vi lascio con questo quesito per il fine settimana.


Nessun commento:

Posta un commento