martedì 25 marzo 2014

Lotta vera ai super stipendi pubblici

Editoriale Radio Onda Libera del 24 aprile 2014


L'ultima polemica in politica riguarda i super stipendi dei manager pubblici. Che secondo il premier Renzi devono essere tagliati in base a un principio di giustizia sociale. Non è possibile che l'ad di una società guadagni mille volte in più dell'ultimo operaio. E poi la strada è solo quella di pagare un po' meno chi ha stipendi di lusso e rimettere in moto il ceto medio e quindi l'economia.Siamo tutti d'accordo con la proposta di Renzi, a essere in disaccordo potrebbero essere solo coloro che percepiscono questi compensi da favola e i loro familiari. 
que qComunQuesta diatriba, comunque, più che appassionare indigna la maggior parte dei cittadini italiani che non si spiegano come sia possibile pagare stipendi di milioni e di milioni di euro a manager pubblici. E non si capisce poi come da qualche anno si annunciano tagli su tagli, i più recenti quelli del governo Monti, poi Letta e ora Renzi, e alla prova dei fatti questi tagli non si fanno mai.
Un altro aspetto di questo tema riguarda i dirigenti della pubblica amministrazione, quelli che guidano le macchine amministrative di enti, palazzi e ministeri, e che di solito sono inamovibili nelle loro posizioni a prescindere dai risultati. Anche su questo il premier ha annunciato interventi per far si che il potere non sia nelle mani della burocrazia, peraltro super pagata.
E per finire, da registrare il botta e risposta tra il governo e Cgil e Confindustria, che hanno criticato pesantemente le scelte di Renzi in materia di economia. Il presidente del consiglio ha replicato altrettanto duramente dicendo in sostanza che non gli frega nulla di quello che dicono sindacati e industriali. A lui interessa che l'Italia riprenda a crescere, che le famiglie ricomincino a consumare, che a maggio vedano qualche soldo in più in busta paga.


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