venerdì 7 ottobre 2011

La folla dei lavoratori invisibili

Editoriale Radio Onda Libera del 7 ottobre 2011

Lavoro nero: numeri ed effetti. Sono 3 i milioni di addetti irregolari che “producono” 42,7 miliardi di evasione.
Dopo la tragedia di Barletta, è tornato prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica il lavoro nero. Questa piaga sociale colpisce tutto il Paese, anche se al Sud dove arriva a contare oltre il 40% del totale dei lavoratori in nero, del Pil sommerso e delle imposte evase.

E’ composto dicevamo da quasi 3 milioni l’esercito dei lavoratori in nero presenti in Italia. Con le loro prestazioni, questi lavoratori invisibili “producono” quasi 100 miliardi di Pil irregolare (pari al 6,5% del Pil nazionale), sottraendo un gettito alle casse dello Stato di 42,7 miliardi di euro all’anno. In termini pro-capite, le imposte evase medie in capo a ciascun cittadino italiano ammontano a 709 euro.
Sono questi i numeri elaborati dalla Cgia di Mestre che ci consentono di dimensionare il fenomeno del lavoro sommerso presente in Italia.
Dallo studio emerge che la Regione più a rischio è la Calabria che presenta poco più di 184.000 lavoratori in nero e un’incidenza percentuale del valore aggiunto da lavoro irregolare sul Pil pari al 18,3 per cento. In Umbria i lavoratori in nero sono oltre 40mila, pari al 6,6 dell'incidenza sul Pil. Tutto ciò significa 672 euro di tasse evase per ogni cittadino umbro.
Le dimensioni del lavoro nero con la crisi in corso assume effetti economici e sociali meno devastanti, per assurdo il sommerso funziona da vero e proprio ammortizzatore sociale.
Insomma quando non è legato a forme inaccettabili di sfruttamento, precarietà e mancanza di sicurezza e quando non è riconducibile ad organizzazioni criminali, si può dire che rappresenta addirittura un paracadute per molti disoccupati o pensionati che non arrivano a fine mese.
Concludendo il fenomeno del lavoro nero non è circoscritto e per le ragioni prima esposte è un fenomeno non leggibile secondo i canoni tradizionali. Del resto parliamo di lavoratori invisibili.  

Nessun commento:

Posta un commento