giovedì 13 ottobre 2011

Ecco gli indignados italiani

Editoriale Radio Onda Libera del 13 ottobre 2011


Cresce la protesta degli 'indignados' italiani. Ieri mentre il governo andava sotto per un solo voto in Parlamento, Bologna e Roma sono state teatro di iniziative e anche di scontri in strada tra manifestanti e forze dell'ordine. Nella capitale sempre ieri una delegazione ristretta di 'indignados' si è fatta latore di una lettera del movimento al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per illustrare le motivazioni della protesta.
Ma chi sono gli indignati e quando sono nati?

I primi indignati sono apparsi a maggio per la prima volta in Spagna, a Madrid e in altre decine di piazze. E alla base di tutto c'è un libricino scritto da Stephané Hessel, partigiano francese, oggi 93enne, che sollecita i giovani ad arrabbiarsi, recuperare le ambizioni e la voglia di cambiare la società. Poi c'è la crisi economica, che ha portato con sé aumento del precariato, della disoccupazione, dell'inflazione e un costo della vita proibitivo per i giovani che vedono sfumare, sempre più velocemente, le speranze per il futuro.
Nel giro di pochi mesi gli indignados hanno cominciato a parlare italiano. E ora si stanno  preparando per la prima manifestazione nazionale il 15 ottobre: il cuore della protesta sarà piazza del popolo a Roma.
Gli indignados all'italiana sono un movimento che raccoglie persone di tutte le età e le condizioni: studenti, precari, disoccupati e pensionati. Uniti dalla voglia di cambiare il paese e di creare una vera democrazia partecipativa, senza nessuna appartenenza politica specifica.
Stesse motivazioni anche per i gruppi di indignati che hanno manifestato nelle piazze di tutto il mondo, dalla Grecia agli Stati uniti.   
Come in Spagna, il dissenso ha cominciato a serpeggiare su internet, su Facebook e Twitter si è aperto lo spazio dove tutti possono sfogare, o meglio "postare" la propria indignazione. 
A nostro avviso la protesta degli indignati non va ignorata, va ascoltata e seguita, facendo attenzione a strumentalizzazioni e ricorsi alla violenza.  

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