sabato 29 ottobre 2011

E' la giornata del dialogo

Editoriale Radio Onda Libera del 27 ottobre 2011

Visita del Papa ad assisi. Tra poco più di mezz'ora Papa Benedetto XVI scenderà alla stazione di Santa Maria degli Angeli e per tutta la giornata ripercorrerà i momenti del suo predecessore, Papa Wojtyla, che il 27 ottobre di 25 anni fa radunò nella città di San Francesco i capi delle religioni di tutto il mondo per un incontro di dialogo e di pace. La novità di quest'evento, storico, è che partecipano oggi anche le delegazioni di non credenti.
Il significato di questa visita è immenso, profondo perché dopo un quarto di secolo Papa Ratzinger vuole far rivivere lo spirito di Assisi, vale a dire quello che secondo il Papa polacco rappresentò quelll'incontro, e cioè il dialogo, il comune impegno delle religioni per la pace e la giustizia nel mondo.

Un gesto eroico fu definito quello di Papa Giovanni Paolo II perché oltre a invitare i capi di tutte le religioni a parlare una sola lingua, una sola voce, una sola preghiera costrinse i grandi del pianeta ad ascoltare le parole che si levarono da Assisi, lavorare cioè per la pace, per il bene comune.
Fu una giornata indimenticabile che lasciò un segno nella storia e cambiò il destino e le sorti del mondo. Il dialogo, la pace, la giustizia sono valori che non hanno scadenza, farli propri e soprattutto impegnarsi per la loro realizzazione è dovere di ogni uomo, di ogni stato, di ogni chiesa.
Oggi Papa Benedetto XVI vuole rinnovare quel messaggio. In tantissimi ascolteremo il suo discorso e quello dei capi delle altre religioni, l'importante è che le loro frasi non cadano nel dimenticatoio, che lascino una traccia nei nostri cuori e nelle nostre coscienze. Perché saranno sicuramente discorsi di fratellanza. Aver scelto Assisi ieri come oggi non è un caso, una fatalità. E' la terra naturale, la terra dove san Francesco visse povero tra i poveri e dove predicò la pace universale.    

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