mercoledì 12 ottobre 2011

Infortuni, mai abbassare la guardia

Editoriale Radio Onda Libera del 10 ottobre 2011

Infortuni sul lavoro e incidenti mortali. Ogni giorno tre persone perdono la vita lavorando. Questo il dato diffuso ieri dall'Anmil (associazione mutilati e invalidi del lavoro) in occasione della giornata nazionale dedicata alle vittime degli incidenti. Nel 2010 gli infortuni sono calati ma è calata anche l'occupazione. Comunque la quota degli incidenti è stata di 775.374 di cui 980 mortali. Numeri ai quali si aggiungono quelli relativi alle malattie professionali con un aumento delle denunce di ben il 22 per cento rispetto all'anno precedente.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sottolineato in un messaggio l'importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro a pochi giorni dalla tragedia di Barletta dove nel crollo di una palazzina sono morte cinque donne che lavoravano in nero in un laboratorio tessile.
Quindi la bella notizia è che diminuiscono gli infortuni e i morti, ma aumentano però le malattie professionali.  
 In Umbria il calo degli incidenti è del -2,7% e le morti sul lavoro -5.9%, proseguendo così la tendenza al ribasso avviata ormai da qualche anno sul territorio regionale, anche se in misura più contenuta rispetto al forte calo registrato nel 2009 (15.291 contro i 17.101 del 2008). 
Secondo i dati diffusi dall'Inail, lo scorso anno gli incidenti denunciati sono stati 14.872 (12.032 per la provincia di Perugia e 2.840 per quella di Terni) contro i 15.291 dell'anno precedente (-2,7%). Con un morto sul lavoro in meno: 16 (10 a Perugia e 6 a Terni) contro i 17 del 2009 (-5,9%).
Se i dati fanno ben sperare resta ancora molto da fare perché non è giusto, non è civile che oggi come oggi si continui a morire sul lavoro, per il lavoro. La prevenzione è l'unica strada da seguire, la guardia deve rimanere sempre alta. Perché anche se si arriverà a una sola vittima sarà sempre emergenza.   

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