martedì 18 ottobre 2011

Da Todi la sfida dei cattolici

Editoriale Radio Onda Libera del 18 ottobre 2011

I cattolici vogliono contare di più, vogliono tornare a essere protagonisti sulla scena politica e portatori di quei valori come la vita, la famiglia e la liberta religiosa che non sono negoziabili.
E lo hanno detto con chiarezza e con forza nel forum delle associazioni cattoliche che si è tenuto ieri a Todi dal titolo "la buona politica per il bene comune".

L'appuntamento può essere considerato come una prova generale per la nascita di un nuovo partito, la "cosa bianca", la vecchia Democrazia cristiana, anche perché di messaggi espliciti ne sono stati lanciati e anche parecchi. A cominciare dalla necessità di un governo nuovo e più forte. Ma senza passare per le elezioni anticipate perché con la stessa legge elettorale non cambierebbe nulla. A proposito del sistema di voto l'ideale è reintrodurre le preferenze per restituire fiducia alla politica.
Insomma il presupposto è che i cattolici non vogliono starsene rinchiusi in una torre d'avorio o peggio ancora sparpagliati nei vari partiti, hanno deciso di lanciare la sfida per una nuova politica e forse si arriverà a un nuovo partito. Sulle modalità non è stato ancora tracciato un percorso, intanto da oggi si è in attesa di adesioni e disponibilità anche perché è auspicabile che ci siano delle scomposizioni e delle ricomposizioni tra i partiti, dal momento che lo schema attuale non soddisfa. 
A dare il via ai lavori il cardinale Bagnasco, il capo dei vescovi italiani. Il quale ha ricordato che "I cristiani sono diventati nella società massa critica, capace di visione e di reti virtuose, per contribuire al bene comune. La partecipazione alla sfera sociale è un obbligo, e se per nessuno è possibile l'assenteismo sociale, per i cristiani è un peccato di omissione. La Chiesa non cerca privilegi, nè vuole intervenire in ambiti estranei alla sua missione, ma deve poter esercitare liberamente questa sua missione".
Una discesa in campo quindi a tutti gli effetti.  L'auspicio di un contenitore cattolico (un partito?) che incida sul mondo della politica. Ma attenzione ai contenuti prima che ai contenitori.  Un fronte comune, insomma, per evitare di arrivare in ordine sparso alla fine del berlusconismo, fronte comune che si sta muovendo ora e che va seguita passo dopo passo.

 

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