giovedì 6 ottobre 2011

Amanda e Raffaele innocenti

Editoriale Radio Onda Libera del 4 ottobre 2011

Amanda e Raffaele sono innocenti. Per la corte d'assise d'appello non hanno ucciso Meredith Kercher, la giovane inglese di 21 anni assassinata 4 anni fa in via della Pergola a Perugia. Ribaltando completamente la sentenza di primo grado che aveva condannato i due ex fidanzati a 26 e 25 anni di carcere, ieri sera i giudici di secondo grado li hanno prosciolti con formula piena disponendone l'immediata scarcerazione.

Comprensibili i sentimenti di gioia e di esaltazione da parte degli imputati, dei loro familiari e avvocati. L'accusa ha parlato di una sentenza contraddittoria e di errore giudiziario annunciando ricordo in cassazione. E i familiari di meredith sono rimasti impietriti nel loro dolore. Eh si, perché loro s'aspettavano giustizia, loro non hanno capito il perché di una decisione diametralmente opposta a quella precedente, loro vorrebbero sapere chi ha ucciso la loro Mez.
Ma i riflettori di questa vicenda processuale sono stati tutti per Amanda e Raffaele, il tam tam mediatico è stato imponente, oltre 400 giornalisti accreditati, una pressione forte, fortissima da parte degli americani per una sentenza favorevole alla bella ragazza di Seattle. Addirittura dagli Usa sono state lanciate critiche pesantissime sul sistema giudiziario italiano che non sarà perfetto ma almeno, a differenza di molti stati a stelle e strisce, non prevede la pena di morte. 
E ieri sera subito dopo la lettura della sentenza, qualche centinaio di perugini ha protestato con fischi e urla del tipo "vergogna, vergogna" davanti al palazzo di giustizia.
Da questa storia, da questo verdetto scaturiscono una serie di interrogativi. Il primo di carattere tecnico e basilare, e cioè chi ha ucciso Meredith. Il secondo, l'influenza che questa sentenza avrà sulla situazione di Rudy Guede, il terzo protagonista già condannato in via definitiva a 16 anni per l'omicidio che secondo i giudici di primo grado avrebbe commesso in concorso con Amanda e Raffaele.
Ora i due ragazzi stanno assaporando la libertà, una famiglia sta chiedendosi per mano di chi la loro figliola è stata assassinata, una città si sta interrogando se un delitto di tale efferatezza può restare impunito. La ragione sta sempre in mezzo, dicevano gli antichi, ma l'unica certezza in questa brutta, orribile storia, è che una giovane vita è stata spezzata senza un perché.     

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