lunedì 12 settembre 2011

Nuova campanella, vecchi problemi

Editoriale Radio Onda Libera del 12 settembre 2011

Oggi parliamo di scuola perché da mezz'ora in 13 regioni italiane, compresa l'Umbria dove sono oltre 155mila gli alunni, è suonata la campanella. Circa otto milioni gli studenti che da stamattina sono tornati sui banchi di scuola in tutt'Italia. In settimana apriranno i cancelli degli istituti anche nel resto del Paese. E come al solito, come ogni anno, non mancano le proteste e le polemiche che esplodono sempre e comunque in concidenza dell'inizio delle lezioni. Per gli insegnanti di sostegno che mancano, il personale non docente "decimato" dai tagli.


Perfino i genitori hanno protestato per il sovraffollamento delle aule e il caro libri. E oggi proprio il primo giorno in classe si caratterizza anche per le iniziative di lotta degli studenti. Sono state organizzate manifestazioni di proteste con volantinaggi davanti agli ingressi. Contro il governo che trascura i diritti di chi va a scuola, che non tiene a cuore la sorte dei precari e via di questo passo.
Anche quest'inizio di anno scolastico sembra un copione, che si ripete a ogni riapertura delle scuole. Oggi come ieri. Ma è il caso di spendere il tempo per fare un paio di riflessioni o se volete raccomandazioni. Agli studenti ma anche ai loro genitori sul valore della cultura, sull'importanza dello studio. In un momento storico come questo attuale, caratterizzato da una valanga di stimoli e da un bombardamento di notizie e  informazioni, e soprattutto da un livello di tecnologia che sembra facilitare lo scambio di cultura, è quanto mai fondamentale far capire ai nostri giovani che la qualità della preparazione è la sola carta vincente per costruirsi un futuro dignitoso.
 E' vero che in giro si respira un clima di sfiducia, di pessimismo ma è altrettanto vero che i nostri studenti hanno il dovere e gli anticorpi dovuti anche all'età per reagire, per difendersi dagli attacchi alla propria identità senza lasciarsi strumentalizzare da nessuno.
Ragionare con la propria testa è la migliore difesa contro chi vuole far credere che i giovani siano tutti omologati e tutti senza ideali. La verità è che ogni generazione, con le sue problematiche, può avere gli strumenti, la passione, l'entusiasmo per vivere una stagione della propria vita in modo sano e soprattutto senza lasciarsi sopraffare o soggiogare da falsi miti e falsi ideali. E a questi giovani va data fiducia e sostegno perché sono loro i protagonisti di domani.   

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