giovedì 15 settembre 2011

Il lavoro c'è, e pure tanto

Editoriale Radio Onda Libera del 14 settembre 2011

Crisi e occupazione. Il momento è difficile si sa, la disoccupazione aumenta, i consumi calano, il precariato avanza, le aziende sono in crisi, l'incertezza non ci abbandona. Ma è altrettanto vero che in certi settori il lavoro c'è e ce n'è tanto. Ogni tanto questa notizia viene suffragata da dati e cifre, ad esempio è richiesta manodopera specializzata per lavori come elettricisti, idraulici, falegnami, muratori, manovali. Ma anche per il lavoro di fornaio mancano braccia. A sostenerlo sono i panificatori della capitale che in pratica affermano che ci sono oltre 300 posti vacanti. Quello del panettiere è un mestiere con orari difficili e perciò non piace ai giovani anche se si guadagnano anche 2-3 mila euro al mese. La ricerca di fornai riguarda più o meno tutte le città italiane.

E i panettieri periodicamente lanciano un appello ai giovani in cerca di occupazione e per questo motivo vengono anche organizzati corsi di formazione professionale. Perchè da qualche tempo reperire fornai che conoscono bene il proprio mestiere è una costante negativa, se ne trovano pochi e la media oscilla ormai tra i 60 e i 65 anni. Quasi pensionati dunque, tra l'impastatrice e il forno e quando andranno davvero in pensione questi decani del mestiere, la loro figura professionale rischierà di sparire. Insomma un mestier in via di estinzione. Eppure è un lavoro ben remunerato. Ma nonostante i buoni guadagni non è allettante per i giovani: si lavora di notte e si dorme durante il giorno, a scapito della vita sociale. L'orario costituisce quindi un grosso limite rispetto ad altri mestieri. E poi fare il fornaio non dà status symbol non è un lavoro di grande prestigio: si preferisce guadagnare di meno, a volte molto di meno, ma avere un’attività diurna. Eppure anche il fornaio è un lavoro creativo aiutato dalla tecnologia e soprattutto è un lavoro che non può scomparire perché il pane non passa mai di moda. Anzi è uno di quei settori sicuri dove trovare un'occupazione sicura. Insomma questa situazione da un lato ci conforta perché dimostra che il lavoro non manca dall'altro ci intristisce perché i giovani non sono avvezzi ai sacrifici

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