giovedì 15 giugno 2017

L'Italia attrae sempre meno

Editoriale Radio Onda Libera del 15 giugno 2017
 
L'Italia è sempre meno attrattiva secondo gli investitori stranieri. Lo sostiene il Censis, secondo cui il nostro Paese perde parecchie posizioni nella classifica internazionale, infatti l'indice che testimonia tale declassamento parla di 40,3 rispetto al 47,8 registrato nel 2016. Considerato che 100 è il valore massimo, l'Italia viene dunque ritenuta un Paese in cui non è molto conveniente investire: tra le cause principali il carico fiscale, i tempi della  giustizia civile e il carico normativo e burocratico.I soliti mali che affliggono da decenni il nostro Paese, che se li risolvesse potrebbe volare verso la testa di qualsiasi graduatoria. Ai primi posti della classifica ci sono invece Cina e Germania, seguiti da Stati Uniti e India.
Fra i fattori positivi, che potrebbero incidere al meglio sull'attrattività dell'Italia, tenendo conto che anche la Brexit potrebbe favorirci, c'è innanzi tutto la qualità delle risorse umane. Gli ambiti di forza del nostro Paese rimangono per gli stranieri la moda e il lusso (91,3%), l'agroalimentare (60,9%) e la meccanica (60,9%). Seguono poi il turismo e la farmaceutica.
Ma su cosa dovrebbe puntare l'Italia, cosa dovrebbe realmente fare per migliorare il proprio "quadro di convenienza", come lo definisce l'indagine Censis? Per la stragrande maggioranza degli intervistati (che sono imprenditori, manager, bancari e corrispondenti stranieri) è fondamentale proseguire sulla strada delle riforme: lo dichiara il 72%. Questo è confermato anche dal raffreddamento delle aspettative degli investitori esteri nei confronti del sistema Italia all'indomani dell'esito del referendum costituzionale di dicembre e della fase di incertezza politica.
L'Italia, insomma, sa quali sono i suoi handicap, ma perché non si fa mai nulla per risolverli? Con questa domanda non ci resta altro che augurarvi buona giornata.

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