domenica 11 giugno 2017

Che sia un 2 giugno di speranza

Editoriale Radio Onda Libera del 2 giugno 2017
 
Oggi è la Festa della Repubblica italiana. Il 2 giugno segna un passaggio storico per il nostro Paese, ossia il referendum del 2 giugno 1946, con il quale gli italiani chiusero la pagina della monarchia e aprirono alla Repubblica, oltre a votare i deputati che avrebbero preso poi parte all’Assemblea costituente. La Repubblica vinse con il sostegno di 12.717.923 voti contro i 10.719.284 voti monarchici, ma fu un voto che vide un paese sostanzialmente spaccato, con il Sud a premiare il regno e il Nord ad ambire alla repubblica. Non mancarono, come da prassi, polemiche e sospetti. 
Il 2 giugno è una data storica anche per un altro motivo, importante: fu la prima partecipazione delle donne al voto, in ritardo rispetto ad altre realtà europee e non solo. La Festa della Repubblica, non è sempre stata il 2 giugno: infatti, dal 1977 al 2000 a causa della crisi economica, fu fatta cadere la prima domenica di giugno, di modo da non far perdere un giorno di lavoro. La Festa della Repubblica fu celebrata per la prima volta nel 1948 e quella data fu rispettata fino al 1977. Fu solo nel 2000 con il secondo governo Amato che fu ristabilita la data del 2 giugno, insieme alle celebrazioni.
Anche se per molti questa giornata ha perso, nel tempo, significato, diventando effettivamente un giorno di vacanza dal lavoro, in realtà per tanta altra gente il 2 giugno continua ad avere un significato importante e profondo. Ma perché è stata scelta questa data?
Il 2 giugno 1946 rappresentò con il referendum dunque, una data epocale nella storia non solo politica, ma anche culturale economica e sociale, della nostra nazione: per il nostro paese si trattò di un nuovo inizio, di un riscatto morale che permise di mettersi alle spalle le troppe umiliazioni subite in periodo bellico.
Ecco, dopo anni di dittatura e di guerre, il popolo italiano scelse di ricominciare daccapo con una nuova forma di stato. Oggi come ieri forse dovremmo ricominciare. tirare una linea e darsi da fare per dare un futuro, una speranza, alle nuove generazioni. questo è il nostro augurio.

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