mercoledì 14 giugno 2017

Elezioni che vai, elettori che trovi

Editoriale Radio Onda Libera del 15 giugno 2017

Dopo le elezioni amministrative, è tempo di analisi dei flussi. Cioè lo studio che spiega come l'elettorato è passato da un partito all'altro, come ha cambiato l'orientamento di voto. Secondo l'istituto Cattaneo siamo di fronte a un "bipolarismo municipale" per cui a livello locale ci sono fattori che spingono gli elettori a scegliere tra i poli di centrodestra e centrosinistra, mentre quando il voto è nazionale si valutano anche altre opzioni.
Il Movimento 5 Stelle ha la stessa forza di cinque anni fa a livello amministrativo. E ha un elettorato definito a “fisarmonica”, che si allarga quando la competizione è nazionale e si restringe quando è invece locale. E soprattutto una platea di votanti che, per quanto riguarda le elezioni amministrative, è rimasta congelata al 2012.
L’analisi dei flussi si concentra sul crollo alle urne dei grillini, ma anche sulla rinascita del centrodestra, che deve il suo successo soprattutto al buon risultato delle sue componenti più radicali: la Lega Nord (+2,6 per cento) e i partiti della Destra (Fratelli d’Italia e altri). Forza Italia invece ha perso il 2,2 per cento dei consensi rispetto a cinque anni fa, ma ha arginato la crisi grazie agli alleati.
Infine il centrosinistra, che pur avendo avuto “segni di difficoltà a livello municipale” ha retto grazie alla buona prestazione delle liste civiche. Perdono però voti sia la Sinistra che il Pd (-1,8 per cento), mentre le componenti centriste perdono addirittura 6,8 punti.
Morale: a livello locale, emergono “pressioni maggioritarie” che portano alla formazione di “coalizioni ampie e inclusive” creando appunto un bipolarismo municipale. Un fenomeno che contrasta però con le dinamiche che si verificano poi alle elezioni nazionali, dove la partita è ancora aperta e racconta tutta un'altra storia.

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