lunedì 12 giugno 2017

Addio legge elettorale

Editoriale Radio Onda Libera del 9 giugno 2017

L'accordo sulla legge elettorale è saltato e le elezioni anticipate si allontanano. Sembrava fatta, ma l'intesa sul ritorno al proporzionale siglata da Pd, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle è durata poco, il tempo di una valanga di polemiche da parte dei partitini e l'eventualità di interrompere sei mesi prima la legislatura. E ieri in Aula è stata bagarre, con i franchi tiratori, quelli che non ci pensano proprio ad andarsene a casa anzitempo, che hanno affossato la legge. E via con gli insulti, le accuse.La scusa è stata una richiesta di modifica sul Trentino di grillini e FI approvata con voto segreto. Ma non era una sorpresa che i 5 Stelle avrebbero chiesto modifiche. Il provvedimento torna in commissione.
Il Pd prende la palla al balzo per gridare al tradimento. Grillo risponde per le rime: "Vi volete fare da soli la legge elettorale". E così Il patto è morto prima di nascere, e abortito in un'aula della Camera dei deputati, grazie al voto segreto di quei parlamentari che preferiscono altri sei mesi di stipendi.
Ora ognuno potrà tornare a recitare la sua parte e accusare l’altro di aver violato l’accordo. Liberi tutti di nuovo e di nuovo pronti a invocare le urne anticipate con il sistema elettorale uscito dalla Consulta. Pare uno scherzo quello che ci offre la politica nazionale di queste ore, pare di stare su "Scherzi a parte". Invece, purtroppo, siamo proprio nella realtà, nella triste realtà.
E ora che cosa succederà? Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non nasconde la sua preoccupazione per lo stallo che si è venuto a creare. Qualcuno cerca di mostrarsi ottimista e speranzoso, ma i tempi si allungano e le urne pure. Tra le ipotesi avanzate da alcuni c’è pure l’idea che si possa fare la legge elettorale con decreto legge. Siamo veramente alla follia.
Ora si torna in commissione e i partiti hanno tutto il tempo per decidere la nuova strategia. Brutta figura, l'ennesima.






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