giovedì 24 novembre 2011

Sentenza curiosa: 15 minuti da pagare

Editoriale Radio Onda Libera del 23 novembre 2011

Una sentenza curiosa che avra ripercussioni e anche notevoli. L'ambito e' la sanita e in sintesi si tratta di questo. «I 15 minuti per indossare il camice vanno pagati».  Il tribunale di Orvieto ha accolto la richiesta di 5 dipendenti sul tempo per la vestizione. E ora si prefigurano possibili vertenze per 28 milioni.
Negli ospedali, il tempo necessario per il passaggio delle consegne e per indossare la divisa da lavoro deve essere pagato, non può essere considerato a parte perché va ritenuto come tempo di lavoro effettivo e quindi dà diritto a retribuzione. Nei singoli casi affrontati, il giudice ha stimato in 15 minuti il tempo necessario al passaggio di consegne.

La sentenza non riguarda solo gli infermieri, ma tutti coloro che lavorano a turno: medici, personale tecnico, operatori socio-sanitari e personale ausiliario.
E ora gli scenari. Con la sentenza, l’Asl 4 (che gestisce il nosocomio orvietano) è stata condannata a pagare i lavoratori ricorrenti. Il risarcimento è stato calcolato sugli ultimi cinque anni di lavoro e per i singoli giorni in cui i dipendenti sono dovuti subentrare ai propri colleghi.
Nelle stime della Uil quindici minuti al giorno equivalgono a circa 800 euro l’anno per ciascun lavoratore. «Se i settemila dipendenti della sanità umbra presentassero ricorso il risarcimento complessivo potrebbe attestarsi sui 28 milioni di euro». Una spada di damocle sull’intero sistema regionale e non solo. I ricorsi potrebbero infatti estendersi a macchia d’olio. Dal canto suo, l’Asl 4 ha già presentato ricorso in appello.
 Onestamente questa sentenza non ci convince del tutto. Primo perché se da un lato e' giusto  considerare lavoro effettivo anche la vestizione allora dovrebbe ricalcolata la durata della prestazione. E poi essere così fiscali sul tempo di preparazione impone la stessa fiscalità nel controllare l'effettiva prestazione. Insomma se tanto ci da tanto allora le pause caffè vanno vanno estrapolate dal turno? Noi siamo convinti di un principio, che deve valere per tutti, e cioè che chi riceve lo stipendio deve aver lavorato con coscienza e diligenza. Il resto conta, ma fino a un certo punto.
 

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