giovedì 10 novembre 2011

La maggioranza non c'è più

Editoriale Radio Onda Libera del 9 novembre 2011

La situazione politica nazionale, con la maggioranza che si è fermata a quota 308. Le opposizioni si sono espresse in 321. Questo in sintesi quello che è successo ieri pomeriggio nel palazzo della politica. Il premier Berlusconi è salito al Quirinale e ha riferito al Capo dello stato. Di voler rassegnare le dimissioni ma solo dopo aver approvato il disegno di legge sulla stabilità che contiene le misure anticrisi chieste dalla Banca centrale europea per arginare la crisi.

Comunque quello che è accaduto ieri è stata una svolta. Perchè è stata sancita, suggellata, nell'aula del Parlamento, la fine della maggioranza dopo settimane e mesi di vertici, riunioni, veleni e anche tradimenti.
Berlusconi ha ovviamente ammesso la sconfitta, del resto ha cercato anche in maniera ostinata di resistere, ma la verità del pallottoliere è stata impietosa ieri pomeriggio. E ora? Governo di emergenza, di unità nazionale o elezioni?
Noi, lo diciamo subito, propendiamo, anzi auspichiamo, per la prima ipotesi. Perché in un momento così delicato, così difficile, per la nostra economia, spendere tempo e risorse per una campagna elettorale significa non fornire una risposta seria e responsabile. Insomma quello che servirebbe oggi, cioè appena Berlusconi avrà formalizzato le dimissioni, è un esecutivo di larghe intese, trasversale. Che lavori nell'interesse del paese. E subito. Prima che sia troppo tardi.

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