giovedì 17 novembre 2011

In attesa del programma

Editoriale Radio Onda Libera del 17 novembre 2011

Il governo è fatto, nella squadra del professor Monti non c'è nessun politico solo tecnici. Oggi presentazione del programma al senato e per la fiducia e domani alla camera. Queste le ultime tappe, poi di corsa, veloci verso i provvedimenti da fare, le misure da attuare. Intanto dall'Europa che in un certo senso ci ha imposto la crisi arrivano segnali positivi di fiducia. I mercati per il momento sono altalenanti.

Insomma a tempo di record la crisi politica ha trovato la soluzione. E questa è una risposta positiva dei partiti, tutti tranne la Lega, che hanno fatto un passo indietro per senso di responsabilità. Ma forse anche per convenienza perché questo governo di emergenza, che non è stato scelto dagli elettori, dovrà imporre sacrifici e sacrifici per uscire dal guado. E quindi a nessuna forza politica avrebbe fatto comodo adottare misure impopolari.
 Di conseguenza ben venga Monti e ben vengano i suoi uomini e le sue donne. Due o tre cose vanno però dette su questo nuovo governo. Innanzi tutto sono 17 i ministri contro i 23 del governo Berlusconi, tre le donne in posti chiave (interno, giustizia e lavoro).  Quindi un bel taglio, facilitato anche dal fatto di non dover accontentare gli appetiti dei partiti. Non c'è nessun politico, come dicevamo, anche se fino all'ultimo Monti avrebbe voluto Letta e Amato quanto meno per un collegamento con le principali forze politiche.  Ma troppi veti lo hanno indotto a escluderli e così sono stati anche eliminati gli imbarazzi.
Del resto l'unica certezza e' che si tratta di un governo diverso dai soliti proprio per le ragioni che abbiamo esposto e quindi innovativo perché nato in un momento straordinario. E ci auguriamo proprio per queste caratteristiche che non si trasformi in un governo politico nel senso che si lascia imprigionare dai ricatti dei partiti con il rischio di impantanarsi. La gente da questo governo si aspetta operatività, concretezza, incisività. Si aspetta sviluppo e tagli della spesa pubblica, progetti per il lavoro e investimenti per la crescita.
Ora attendiamo il programma e poi valuteremo. Di certo questo governo è più leggero, ha le mani libere per agire e ha le competenze per farlo. Se non piazzeranno ostacoli e trappole il mandato potrà portarlo a termine. In caso diverso saranno guai seri.
   

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