giovedì 23 marzo 2017

Ma quale ripresa?

Editoriale Radio Onda Libera del 22 marzo 2017

Secondo l'Istat in Italia c'è un dato impressionante e cioè oltre un milione di famiglie senza lavoro e quindi senza redditi. Sono, per la precisione, 1.085.000 i nuclei che secondo la statistica sono composti da persone abili al lavoro, ma in cerca di occupazione.Una piaga che colpisce particolarmente il Sud, dove si contano 587mila casi: più della metà. Rispetto allo scorso anno non cambia pressoché nulla: si passa da 1 milione e 92mila a 1 milione e 85 mila (-0,7%). Si tratta di "case" dove tutti i componenti attivi, che partecipano al mercato del lavoro, sono disoccupati. Non è detto che siano in assoluto senza un reddito, ma se quest'ultimo c'è arriva da altre fonti (come possono essere rendite o pensioni) e non dall'impiego.
Come sono fatte queste famiglie senza redditi da lavoro? Sono in 448mila casi coppie con figli, e 290mila sono famiglie con un solo componente, single, più spesso uomo che donna (178mila contro 113mila). Seguono 222mila nuclei mono-genitore (e stavolta sono più donne, 192mila) e 80mila coppie senza figli.
Emerge poi la difficile situazione delle donne, che in molti casi sono la fonte di reddito principale. In 970mila famiglie, con e senza figli (e coniugi o conviventi tra i 25 e i 64 anni), la donna risulta infatti occupata a tempo pieno o part time, mentre l'uomo è in cerca di occupazione o inattivo (pensionato o comunque fuori dal mercato del lavoro).
Un quadro brutto che provoca amarezza, questo dipinto dall'Istat, che per la verità non ci sorprende perché nonostante gli slogan e gli annunci del tipo "la crisi è finita, c'è la ripresa" noi siamo stati sempre scettici, perplessi. Perché una cosa sono le parole, un'altra i fatti, la realtà. Quando le fabbriche continuano a chiudere, i giovani a non trovare lavoro, gli adulti a perderlo, dov'è la ripresa? Intanto chi ha la responsabilità di invertire la tendenza, di studiare e attuare una politica economica che attragga investimenti e crei occupazione, se la prende comoda, anzi si concentra su altro forse perché vive nei palazzi della politica e non si rende conto delle condizioni della gente comune. Ma questa situazione è veramente insostenibile, i rischi di una elevata tensione sociale sono dietro l'angolo, far finta di nulla è ancora più grave del l'immobilismo in cui da anni viviamo.

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