domenica 19 marzo 2017

Il Pd marcia diviso
e spacca le correnti

Il punto del direttore del 19 marzo 2017

Sarà la primavera, saranno le elezioni che si avvicinano, di sicuro nel mondo politico umbro è riapparsa una certa fibrillazione. Tolto di mezzo il referendum sulla riforma del lavoro, rimangono sul tavolo le primarie del Pd e le amministrative in una manciata di comuni, di cui un paio, Todi e Narni, rappresentativi per le dimensioni e non solo.
Allora, partiamo dalla lotta per la segreteria nazionale. Il primo effetto a livello locale è la spaccatura della corrente dei giovani turchi, come è accaduto del resto a livello nazionale con Orfini che è rimasto con Renzi e Orlando che ha deciso di sfidare l’ex premier. Così in Umbria da una parte, a cominciare dalla governatrice Marini ci sono quelli che hanno scelto Renzi perché scelto da Orfini. Una sorta di proprietà transitiva, sto con tizio che appoggia caio e quindi io sostengo caio. Su questa logica si ritrovano ad esempio il deputato Giulietti e il sindaco di Todi Rossini. Dall'altra parte si riconosce un gran pezzo del partito, attuale ma anche un bel po' di ex amministratori. Ci sono i sindaci di Terni e Foligno Di Girolamo e Mismetti, ma anche quello di Marsciano Todini e quello di Narni De Robotti. Ci sono i senatori Cardinali e Rossi, ma anche l’ex primo cittadino di Perugia Boccali.
Intanto da registrare il pienone della Sala dei Notari giovedì sera per il primo incontro organizzato dal comitato con il ministro Gardasigilli e alla vigilia si è consumato un assaggio di schermaglie, come quello tra la presidente della Regione e la senatrice perugina, la prima si è detta sorpresa dello schieramento pro Orlando, la seconda si è dichiarata stupita della sorpresa della prima. Ma il clima è quello che è, c'è poco da sorprendersi, la battaglia per le primarie e per il congresso del partito si fa sentire e i posizionamenti (e riposizionamenti) sono all’ordine del giorno. Come ad esempio quello di tale Gionata Moscoloni da Marsciano che si è guadagnato il ruolo di organizzatore della segreteria tecnica della componente pro Orlando, proprio il Moscoloni che qualche anno fa sfornò una biografia entusiastica del leader Renzi e che presentò in pompa magna.
Detto dei giovani turchi spaccati, l’altro effetto di questa campagna congressuale è l’alleanza in sostegno a Renzi. Qui si ritrovano a remare nella stessa direzione sia la Marini che Bocci, oltre al segretario regionale Leonelli (ma non il segretario comunale di Perugia Giacopetti che sta con Orlando) e dal punto di vista politico è un bel vedere, sapendo che tra i due non ci sono proprio le stesse posizioni e le stesse vedute.
A completare gli schieramenti c’è la pattuglia dei parlamentari. A parte le posizioni già descritte di Cardinali, Rossi, Giulietti e del sottosegretario, gli altri tre deputati (Ascani, Verini e Sereni) sono per Renzi, come la senatrice Ginetti, lei sì renziana della prima ora.
Il nono parlamentare del Pd eletto in Umbria è il senatore Gotor che come è noto ha seguito gli scissionisti ed è andato a far parte dei Democratici e progressisti.
Insomma questo mese e mezzo sarà un bel vedere tra chi appoggia l'uno o l'altro dei candidati alla segreteria nazionale. Una parentesi: per ora a sostegno di Emiliano, il terzo sfidante, si sta muovendo, secondo indiscrezioni, solo l'ex assessore provinciale De Marinis. Comunque una volta terminata la corsa congressuale e conosciuti i risultati e i rapporti di forza vedremo anche le ripercussioni a livello locale. E anche questo sarà un bel vedere. C'è da scommetterci.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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