mercoledì 15 marzo 2017

Dopo il Lingotto comincia la "conta"

Editoriale Radio Onda Libera del 14 marzo 2017

Dopo la tre giorni del Lingotto voluta da Renzi per raccogliere idee e suggerimenti in vista della corsa alla segreteria per le primarie del 30 aprile prossimo, il Partito democratico è sempre più diviso tra le correnti che appoggiano i candidati alla segreteria che sono, ricordiamolo, oltre a Renzi, anche Emiliano e Orlando.
Allora vediamo quello che sta succedendo. Innanzi tutto l'immagine emersa da Torino e che non c’è più un uomo solo al comando, ma un gruppo che insieme a Renzi vuole governare il partito e ambisce a governare il Paese. Dall'esito del Lingotto è arrivata anche la conferma che si andrà alle elezioni solo dopo i provvedimenti economici del governo, quindi sicuramente in primavera dell'anno prossimo, esattamente. A fine legislatura. 
Dal palco del Lingotto non è stato approfondito il tema delle alleanze, degli alleati con cui intraprendere un cammino, anche se tutto dipenderà dalla legge elettorale con cui si andrà a votare. Comunque non è stato un tema all'ordine del giorno.
Un argomento invece emerso in alcuni interventi è stato quello di un patto tra generazioni. Ha destato interesse quel ragazzo di 16 anni che ha rimproverato a Renzi di non prestare la dovuta attenzione ai giovanissimi e ha creato una pagine Facebook "Pischelli in cammino".
Nel suo intervento conclusivo, durato meno di un’ora, l’ex premier ha sferrato un suo attacco agli avversari interni ed esterni. Degli scissionisti ha detto che sono "macchiette che cantano Bandiera rossa col pugno chiuso”.
Ma al di là di tutto, di un Renzi che appare meno appannato delle settimane scorse, la sola certezza è la prossima conta dentro il Pd e soprattutto le politiche l'anno prossimo.
Insomma si può dire che da oggi si apre ufficialmente una lunga lunghissima campagna elettorale durante la quale tutti i partiti, nessuno escluso, prometteranno di risolvere i problemi del Paese. Stiamo per assistere a un film già visto tante volte. Purtroppo.

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