giovedì 2 marzo 2017

I migranti muoiono, l'Europa guarda

Editoriale Radio Onda Libera dell'1 marzo 2017

Nei primi due mesi dell'anno sono già morti 485 migranti tra uomini, donne e bambini. Nei primi due mesi dell'anno scorso erano 425. Cinquanta in meno. Per poi diventare quasi 5mila a fine dicembre. Il 2017 è cominciato ancora peggio: particolarmente pericolosa la tratta tra la Libia e l'Italia, dove arriva l'80% delle persone che cercano di raggiungere l'Europa in mare e in mare trovano la morte, la fine del loro viaggio. Sono i numeri contenuti nell’ultima analisi dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim).
Gli arrivi via mare in Europa sono invece diminuiti: al 26 febbraio sono 16.775, contro i quasi 125mila registrati dopo 57 giorni del 2016. Nel 2017 i migranti arrivano per l’80% in Italia (13.457), il resto in Grecia (2.318) e Spagna (1.000). Proprio cercando di raggiungere la nostra penisola muoiono anche la maggior parte di loro: l’Oim sottolinea come sulla tratta di mare tra la Libia e l’Italia la mortalità sia aumentata di quattro volte, visto che i morti nel 2016 nello stesso periodo erano stati 97. Al contrario, la traversata tra la Turchia e la Grecia, costata 321 vite durante i primi 57 giorni di 2016, è praticamente cessata e quest’anno; l’Oim ha registrato un totale di due decessi.
L’ultimo sbarco imponente di migranti in Italia è di sabato 25 febbraio, quando a Palermo sono arrivate 993 persone: 657 uomini, 100 donne e 136 minori, portati in salvo dalla nave norvegese Siem Pilot. Fra di loro anche un bambino nato a bordo della nave poche ore prima dell’arrivo nel capoluogo siciliano. Il piccolo è stato chiamato Seabear, orso di mare, come una delle due scialuppe di salvataggio dell’imbarcazione.
Cosa dobbiamo ancora fare rispetto a questi lutti? Quante croci dobbiamo ancora contare in fondo al mare? Possibile che l Europa continui a non trovare una soluzione, una politica unica e unitaria nel l'accoglienza e nello smistamento di questa povera gente che pur di sognare un futuro diverso scappa dalla propria miseria d dalla guerra? Che senso ha continuare a parlare di Europa quando su fenomeni come la migrazione di massa non si sa che fare e soprattutto non ci si sforza per trovare azioni efficaci?

Nessun commento:

Posta un commento