Un fatto riportato già dai mezzi di informazione. Si tratta di una foto che ha fatto il giro di facebook. Che ritraeva due immigrati sul volo Roma-Tunisi con dello scotch sulla bocca e accanto a loro due agenti in
borghese.
L'immagine ha fatto il giro del web, scatenando una
valanga di critiche per la violazione della dignità degli immigrati. Ma la cosa ancora più grave è che il tutto
è avvenuto sotto la totale indifferenza dei passeggeri. Nessuno, tranne
l'autore della foto, si è scomodato per protestare contro i sorveglianti dei
due algerini rimpatriati.
Il respingimento coatto, come viene chiamato
tecnicamente, ha sollevato un forte sentimento di sdegno e sconcerto. Il
problema non è la legge ma la sua applicazione. Anche se i rimpatri sono necessari, devono
essere effettuati nel rispetto dei diritti umani e non di certo violando la
dignità delle persone. Che il metodo utilizzato sia una procedura normale, come
affermato dai due agenti accompagnatori, non è accettabile.
Se il grado di civiltà è rappresentato da un nastro
marrone di plastica sul viso e fascette di plastica per bloccare i polsi,
allora vuol dire che questo nostro paese ha bisogno di ripensarsi.
Ma a parte questo, vanno assolutamente sottolineati due
aspetti. Il primo, che una foto come questa e tantissimi altre, faccia il giro della rete quindi sia portata
a conoscenza di milioni di persone, è sorprendente. Significa che l'informazione non ha più
confini, che il web è più veloce degli altri organi di informazione e
soprattutto raggiunge una vasta platea di utenti. Quindi la potenza della rete
è ancora una volta confermata.
Poi è scontata la condanna per un comportamento del
genere, che ovviamente sarà sottoposto all'attenzione degli inquirenti, ma ciò
che più fa pensare è l'atteggiamento della gente su quell'aereo che nonostante
due prigionieri viaggiassero accanto imbavagliati e legati non è stato
espresso nessun senso di indignazione.
Ecco, questo più che il fatto in sè a noi crea più sconcerto.
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