giovedì 9 giugno 2016

Voto per i Comuni e resa dei conti

Editoriale Radio Onda Libera del 3 giugno 2016

Conto alla rovescia. per le elezioni amministrative. Stasera si chiude la campagna elettorale, si stanno ultimando gli incontri e i preparativi per i comizi. Domenica si voterà in oltre 1.300 comuni, tra questi anche municipi importanti e capoluoghi di regione come Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Cagliari. Qui la posta in palio è significativa e qui si sono sperimentate alleanze anche inedite.  Ma vediamo i punti da sottolineare.
Innanzi tutto le ripercussioni per il governo Renzi, vale a dire la sua tenuta e comunque il giudizio sul suo operato attraverso i candidati a sindaco. Poi pare certo quasi dappertutto, almeno secondo gli ultimi sondaggi, il turno di ballottaggio tra quindici giorni, quindi nessun partito, o meglio schieramento, si prevede così forte da vincere al primo turno. Sarà interessante anche vedere come andrà a finire a Roma che, ricordiamolo, va al voto anticipato dopo la sindacatura Marino. Qui si prefigura uno scontro a tre fra la Raggi dei grillini, Giacchetti del Pd e la Meloni di Fratelli d'Italia sostenuta anche da Lega Nord. A proposito di questa alleanza, si determinerà a secondo del risultato anche il destino del centrodestra dal momento che Forza Italia ha appoggiato Marchini. Ma la partita è più vasta dal momento che si sceglierà da questo voto, con molta probabilità, anche il nuovo leader a livello nazionale.
A Milano invece il centrodestra corre unito. Sia Salvini che Berlusconi appoggiano Parisi, che andrà a scontrarsi con Sala, candidato sindaco del Partito democratico ed ex commissario unico di Expo 2015. Anche qui si prefigura un ballottaggio.
Senza dilungarci oltre, chiudiamo con un appello al voto. Nel senso che i cittadini residenti nei comuni chiamati a rinnovare sindaci e consiglieri non disertino le urne. Andare a votare è un diritto dovere civico, si voti chiunque e qualsiasi partito, l'importante è andare a votare. L'indifferenza alla politica non aiuta a cambiare le cose, allontanarsi dalla cosa pubblica significa comunque delegare agli altri la responsabilità, o l'irresponsabilità, dell'amministrazione delle nostre città.
Insomma anche se siete disgustati o disaffezionati, fate uno sforzo e andate a votare. Soprattutto le donne, alle quali soltanto settanta anni fa e stato riconosciuto il diritto a votare.

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