giovedì 16 giugno 2016

Altri nove "furbetti del cartellno"

Editoriale Radio Onda Libera del 15 giugno 2016

Ancora un'altra retata di fannulloni, di furbetti del cartellino, di dipendenti pubblici che timbravano e anziché andare a lavorare se ne andavano in giro, a fare la spesa o una corsetta. Una vergogna, un ignobile andazzo che si registra periodicamente dal nord al sud dell'Italia. Una settimana fa, a Stroncone, vicino Terni, operai del Comune inchiodati dalle telecamere; stamattina a Caserta nove dipendenti della Asl sono stati arrestati all'alba dai carabinieri: lasciavano il posto di lavoro subito dopo aver timbrato il badge o timbravano il badge dei colleghi assenti. Altri sette sono stati sospesi dal servizio. Fra gli indagati, cinque sono dirigenti. I reati ipotizzati sono truffa e false attestazioni o certificazioni in concorso.
L'assenteismo è un fenomeno riprovevole del nostro Paese, non punito con severità evidentemente dal momento che episodi del genere si verificano con una frequenza intollerante. Quello che pensiamo di questi signori truffatori lo abbiamo più volte detto e lo vogliamo ripetere: è una vergogna perché commettono una truffa, è una vergogna perché percepiscono lo stipendio e in cambio non lavorano e perché di questi tempi offendono coloro che il lavoro non ce l'hanno e non riescono a trovarlo. A nostro avviso questi signori andrebbero puniti severamente e, se accertata la responsabilità, cacciati, licenziati senza possibilità di reintegro.
Invece pare che il governo dopo tante chiacchiere e promesse stia adottando una linea più morbida: domani in consiglio dei ministri torna una seconda versione del decreto che all'inizio puniva anche i dirigenti che coprono coloro che strisciano il badge per conto terzi. Vedremo se resteranno fermi i paletti della sospensione entro 48 ore e il procedimento disciplinare nell'arco di un mese.
Di sicuro, l'opinione comune e cioè di coloro che tutti i giorni fanno il proprio dovere con abnegazione e onestà, anche tra i dipendenti pubblici perché nessuno vuole demonizzare nessuno, è quella di stigmatizzare i furbetti del cartellino e di essere d'accordo con norme più dure e certe contro chi fa il furbo ed è avvezzo alle truffe.

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