domenica 29 maggio 2016

Pensioni, vietato sbagliare ancora

Editoriale Radio Onda Libera del 25 maggio 2016

Il governo vuole mettere le mani sulle pensioni. E secondo noi non farebbe male visti i disastri della legge Fornero, che ha allungato i tempi dell'età pensionabile e creato la figura dell'esodato. Allora, vediamo di che cosa si parla all'indomani dell'incontro con i sindacati. Prima di tutto, ha detto il premier, le pensioni minime sono troppo basse quindi si valutano interventi. Poi sempre Renzi ha detto che non si toccano le pensioni di reversibilità e che la vera scommessa è capire se nell'ambito della Fornero "possiamo dare un anticipo pensionistico, cioè l'Ape, per poter andare in pensione non come prima ma neanche in base all'esito della riforma". In pratica chi va in pensione prima deve rinunciare a qualcosa. Questi in sintesi le linee principali di una bozza di riforma che potrebbe vedere la luce, i tempi saranno tre-quattro mesi, in coincidenza con la legge di stabilità.
Ora qualche considerazione. Se siamo arrivati a questo punto, con la gente che deve lavorare di più per andare in pensione e dall'altro canto con i giovani che non riescono a entrare nel mondo del lavoro, le responsabilità sono di chi ha governato questo Paese che si ritrova invecchiato e arretrato senza un ricambio generazionale.
Leggi precedenti hanno permesso a quarantenni e cinquantenni di smettere tranquillamente di lavorare, con le famose baby pensioni, e oggi la collettività se ne sobbarca il peso economico. Perché mantenere questi pensionati con l'allungamento della vita costa e costa parecchio agli enti previdenziali.
Insomma va bene ritoccare la materia ma pensiamo soprattutto a non aggiungere pastrocchio a pastrocchio, danni a danni, perché la situazione sociale ed economica del nostro Paese è veramente al limite del collasso. E poi non dimentichiamo che siamo attenzionati dall'Europa.

Nessun commento:

Posta un commento