giovedì 19 maggio 2016

Il grande business dei migranti

Editoriale Radio Onda Libera del 18 maggio 2016

Il traffico di migranti in Europa ha generato nel 2015 tra i 5 e i 6 miliardi di dollari, facendolo assurgere a una delle attività più lucrative per la criminalità organizzata. Lo hanno rivelato Europol e Interpol, con uno studio congiunto appena pubblicato. L'ingresso in Europa del 90% di migranti e rifugiati lo scorso anno, affermano, è stato "prevalentemente facilitato da componenti di reti criminali". Il traffico di persone viene definito un "affare multinazionale" in cui sono implicati sospetti di oltre un centinaio di Paesi in cui le organizzazioni si muovono tramite reti caratterizzate da flessibilità interna. In generale si attende un aumento del numero dei migranti che cercheranno di raggiungere l'Ue.
Un numero per tutti: nella sola Libia ce ne sono 800mila in attesa di partire. E dietro il traffico di migranti c'è anche il rischio di collegamenti con il terrorismo e il rischio di sfruttamento lavorativo e sessuale. Insomma questa emergenza lo è per quello che rappresenta, la fuga di migliaia e migliaia di persone da Paesi in guerra o in povertà assoluta e quindi le problematiche legate all'accoglienza di un numero così elevato di persone, ma anche i rischi connessi ai fatti delinquenziali orditi da organizzazioni criminali. 
Da Europol e Interpol, commentando lo studio, arriva l'invito ai Paesi membri a lottare in modo più efficace contro chi specula e fa affari sulla pelle dei migranti. E arriva anche l'invito a studiare strategie comuni ed efficaci perché la crisi migratoria non si affronta in modo separato da chi fa azione di polizia e da chi fa politica. Servono azioni congiunte, non solo in Europa ma in tutto il mondo.
Questo lo diciamo sempre, ogni volta che parliamo di migranti, e lo diciamo criticando l'immobilismo dell'Europa. Come critichiamo quelle ondate a singhiozzo di condanna quando accadono tragedie del mare in cui vengono inghiottiti corpi di uomini, donne e bambini che hanno la sventura di mettersi in viaggio su barconi fatiscenti. L'indignazione non può essere a intermittenza verso fatti del genere che sono vere e proprie stragi e sulle quali più di un delinquente ci fa anche business.

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